Pasteur e la pastorizzazione di Renato Gialluca (renatogialluca@yahoo.it), Micol Annovazzi (micol.annovazzi@gmail.com), Germana Panattaro (panattaro@libero.it)

Pasteur maturità II

Pasteur e gli studi sulla fermentazione del vino Pasteur maturità II  [ FR 012 FR 013 ]

Nel 1862 P. venne eletto membro dell’Accademia delle Scienze sezione di mineralogia, nel 1863 venne nominato professore di fisica e chimica applicata alla École des Beaux-Arts.
Nel 1865 depositò il brevetto del processo di pastorizzazione, che egli inizialmente applicò ai vini.
Studi sulla generazione spontanea
P. si dedicò al dibattito sulla generazione spontanea  a partire dal 1858, lavorando nei laboratori dell’Ecole Normale Supérieure di Parigi. Dopo diversi anni di studi e  molteplici esperimenti, nel 1865, riuscì a confutare questa teoria.
P. riflettè sul fatto che le fermentazioni lattica e alcolica sono entrambe accelerate dall’esposizione all’aria; ciò, a suo parere, sarebbe stato indice della presenza, nell’atmosfera, di microrganismi, entrando in contrasto con quanto affermato dalla teoria della generazione spontanea.
Per confermare tale ipotesi Pasteur ricorse ad un semplice esperimento, bollì il brodo colturale in modo da eliminare ogni traccia di microrganismi, dopodichè lo divise in due contenitori precedentemente sterilizzati, uno dei quali venne sigillato mentre l’altro rimase esposto al contatto con l’atmosfera, nel primo contenitore non si svilupparono colonie batteriche, nel secondo sì.

Nel 1867, a causa della sua rigidità, venne rimosso dal suo incarico presso l'Ecole Normale Supérieure ma venne nominato professore alla Sorbona, sempre nello stesso anno ottenne un laboratorio di chimica fisiologica alla École des Beaux-Arts. Questo incarico fu creato appositamente per lui da Napoleone III, nello stesso periodo vinse il gran premio dell’esposizione universale per i suoi studi sui vini.
  Nel 1868 P. venne colpito da un ictus cerebrale [ IT 007] e in breve tempo perse l’uso  della parola e subì una emiparesi del lato sinistro del corpo. Riuscì  a salvarsi, ma non riprese l’uso della mano sinistra rimase zoppicante  per il resto della sua vita; riprese l’utilizzo della parola ma dovette  rinunciare al posto di professore alla Sorbona.
Nel 1868 gli venne conferita la laurea in medicina all’Università di Bonn
Nell’aprile 1873 venne eletto all’Accademia di Medicina.
  Nel 1874 la terza repubblica gli conferì una rendita di 25.000 franchi  e il gran cordone della legione d’onore, per i servigi resi allo stato  francese.[ ES 011 ES 012]





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