Le fiabe del '600 in Europa di Nicola Christian Barbieri, Amelia Nocera

La morale e la realtà nelle fiabe

Come in tutte le fiabe del ‘600 anche quelle del Basile presentano una morale. In realtà nel Pentamerone ci sono veri e propri proverbi posti a conclusione della fiaba, anche se non è stato sempre possibile per l’autore condensare in un solo proverbio le storie presentate, questo perché i protagonisti nella fiaba hanno vissuto molteplici emozioni e sentimenti:

  • Amore
  • Rabbia
  • Invidia
  • Vendetta
  • Capriccio

Ecco di seguito i proverbi o le morali più rappresentative delle sue fiabe: [I]

  • Nave da buon pilota governata, è strano caso che si rompa a scoglio (I,4)
  • Pazzo è chi contrasta con le stelle (I,6)
  • Nessun male fu mai senza il castigo (II,2)
  • L'uomo savio domina le stelle ("L'ommo sapio dommena le stelle" - V,6)
  • Tarda il castigo, ma non ti fidare! Viene una volta e tutte fa pagare! (V,8)

Con questi proverbi il Basile ha cercato di raccogliere tutti aspetti caratteriali che ha presentato nelle sue fiabe. Ad una lettura attenta sembra quasi che il proverbio sia un'unità narrativa autonoma o un perfetto equivalente della fiaba appena letta. Queste morali ben rappresentano la concezione della realtà secondo Basile, che nell'opera è vista secondo due concezioni opposte, due morali: una positiva ed ottimistica che invita ad essere buoni, visto che la crudeltà riceve il giusto castigo, e una fatalistica che affida tutto alla fortuna. Ad esempio nell'opera, in alcune fiabe, viene messo in evidenza il senso dell'impotenza dell'uomo con morali del tipo "propone l'uomo ma dispone Dio" oppure tutta la forza di cui l'uomo stesso è capace e quindi troviamo morali come quella già citata "L'uomo savio domina le stelle".

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Edurete.org Roberto Trinchero