Come costruire un progetto educativo di Fabia Facchinetti (facchinettifabya@libero.it), Anna Natella (anna.natella@lycos.it)

Progetto Educativo Scolastico

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7. Progetto educativo scolastico

1 Ruolo della scuola

Accogliere, comunicare, scambiare: sono i tre punti forti per una scuola per tutti e di tutti. Per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola deve poter contare su una didattica quotidiana che vede l’intero coinvolgimento di tutte le discipline e di tutti gli insegnanti nella costruzione di un atteggiamento di rispetto e di accettazione della diversità che superi la tolleranza positiva per un’integrazione vera e consapevole sulla base della progettazione del “Piano dell’Offerta Formativa” (POF) e del “Piano Educativo Individualizzato” (PEI).

Secondo l'articolo tre della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:

-         differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio la propria identità e potenzialità;

-         perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modalità proprie, progettando percorsi atti al superamento delle difficoltà;

-         promuovere intelligenza creativa, far emergere il talento espressivo dello studente;

-         promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza anche in contesti multietnici e pluriconfessionali;

-         valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni, agenzie culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato.

L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale e la scuola s’impegna a far sì che ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne, la fruizione del servizio di refezione non sia limitata o ridotta per motivi religiosi o d'opinione, agevolare la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti fisici.

L'integrazione degli alunni disabili impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso d’accettazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. Per ciascun alunno con handicap la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale, predispone un apposito "Piano Educativo Individualizzato" (PEI).

 

1.1 Tecnologie didattiche e interventi formativi: cooperazione multimediale

Le tecnologie didattiche (e quelle multimediali in modo particolare) rappresentano un decisivo elemento di innovazione nel sistema scolastico.

Intendiamo la multimedialità come:

-         strumento creativo di conoscenza e di interazione;

-         mezzo che offre agli alunni la possibilità di costruire autonomamente propri percorsi cognitivi;

-         mezzo che permette la realizzazione di progetti comuni, con la costruzione di forme di cooperazione, con la revisione ed il perfezionamento continuo del lavoro collaborativo di gruppo.

-         oggetto di apprendimento;

La multimedialità può svolgere un importante ruolo nei processi di strutturazione delle conoscenze. L'ambiente reticolare in cui ci si muove con l'uso consapevole dei nuovi media consente di essere in sintonia con i processi mentali soprattutto delle nuove generazioni, che non sono solo lineari e sequenziali, bensì di tipo reticolare, provvisti di nodi e links.

 

2 Il Piano dell'Offerta Formativa

Il POF è il Piano dell'Offerta Formativa della scuola, cioè un documento di impegni tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto tra scuola-studenti e famiglia.

Il POF è approvato dal Consiglio di istituto ed elaborato dal Collegio dei Docenti ed ha durata annuale: ogni anno la scuola, quindi, ripete il lungo percorso di progettazione-approvazione.

 

Il Piano dell'offerta Formativa è il progetto nel quale si concretizza il complessivo processo educativo di ogni scuola mettendone a fuoco il disegno coerente delle scelte culturali, didattiche e organizzative. Il POF è quindi il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola e rappresenta in modo esplicito la progettazione curriculare, extracurriculare, educative ed organizzativa di una scuola autonoma.

E' dunque il documento fondamentale dell'Autonomia.

Un Piano: è una mappa o intinerario delle decisioni relative alle scelte didattiche e organizzative,quindi î allo stesso tempo un piano previsionale (mappa delle decisioni) e piano esecutivo nel senso che ciò che è scritto verrà eseguito.

Una Offerta: il POF è una offerta Formativa. Formativa è un termine in cui si fondono i principi dell'istruzione e dell'educazione. Dando vita ad un’esperienza scolastica con valenza formativa integrale e per certi aspetti irripetibile.

Un Impegno: è un impegno perché documenta gli impegni. Per l'insegnante è lo strumento per definire le proprie attività, per lo studente e i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. Il POF quindi non è astrazione o un nuovo adempimento burocratico, di cui la scuola non ne sente assolutamente il bisogno, ma una dichiarazione di azioni concrete.

Un Processo: il POF si può definire come un processo inevitabilmente destinato a crescere nel tempo con l'esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti interessati e coinvolti.

Una Mentalità: il POF è una mentalità, uno stile di lavoro che sollecita nella progettazione il senso di responsabilità,di razionalità e di partecipazione di ogni scuola.

Una Identità: il Piano è una identità. questo significa che nel Piano l'identità emerge se è chiaramente evidente come intende realizzare il successo scolastico, obiettivo fondamentale, precisando i tempi e i modi.

 

Il Cuore del Piano dell'offerta formativa

Il POF ha un cuore, un centro di granitá intorno al quale ruota l'intera mappa delle decisioni. Nell'ambito dell'autonomia il cuore del POF è la didattica, intesa come quella strategia consapevole che la scuola mette in gioco per finalizzare tutte le azioni previste al successo formativo di ogni alunno.

 

La programmazione del Piano dell'offerta formativa

Per programmazione si intende l’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di formazione globale permanente espliciti con chiarezza, precisione, consapevolezza, le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera, sia delle risorse disponibili.

La sua pianificazione prevede:

-         l’analisi della situazione iniziale;

-         la definizione di obiettivi generali di tipo pedagogico;

-         di obiettivi interdisciplinari e disciplinari efficaci alla formazione e all’apprendimento dell’alunno;

-         la selezione dei contenuti;

-         la selezione delle metodologie e strategie;

-         la ricerca di procedure di osservazione, valutazione e autovalutazione.

 

Monitoraggio e aggiornamento del Piano dell'offerta formativa

Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti formativi realizzata mediante strumenti diversificati.

Autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività

-         analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di collegio dei docenti e di consiglio di istituto;

-         questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificarne l'accettazione dell'organizzazione didattica;

-         incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto.

 

3 Piano Educativo Individualizzato

Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.), è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione.

Sono componenti indispensabili nella stesura e nella definizione del PEI:

-         i dati conoscitivi raccolti attraverso l'osservazione iniziale, i colloqui con i genitori, con i medici o gli esperti che operano sull'alunno, la lettura della documentazione esistente, ecc.

-         la diagnosi funzionale che deve essere fornita dall'ASL;

-         l'analisi delle risorse della scuola e del territorio;

-         la programmazione individualizzata, che comprende la scelta degli obiettivi, delle metodologie, delle strategie che si vogliono adottare per valorizzare le risorse dell'alunno.

 

Fonte: centro documentazione del Progetto Peter Pan in attuazione della legge 285/97

 

Monitoraggio e verifiche

I soggetti preposti verificano gli effetti dei diversi interventi disposti e l'influenza esercitata dall'ambiente scolastico sull'alunno in situazione di handicap. Gli esiti delle verifiche devono confluire nel P.E.I.

Il percorso formativo è un tratto, una tappa, dell'intero progetto di vita. Come ogni progetto di vita, anche il percorso formativo si traduce in progetto e prende senso e contenuto dal contesto socio-culturale dell'individuo, dalla sua motivazione, dagli obiettivi che si pone e dalle risorse personali e sociali, disponibili o reperibili.

Favorire e promuove la partecipazione attiva della persona disabile al suo progetto di vita, ne rafforza l'identità personale e sociale, ne sostiene l'autostima, la rende e la fa sentire a pieno titolo un cittadino ed un lavoratore, generando integrazione sociale.

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Edurete.org Roberto Trinchero