La pubblicità nel Web di Stefania Paradiso

Mezzi di comunicazione di massa

LA RADIO
Nata come strumento di comunicazione individuale (da cui il nome di telegrafo senza fili), la radio cominciò ad essere usata come mezzo di comunicazione di massa verso l’inizio degli anni ‘20. Questo uso presuppone che gli utenti siano forniti di apparecchi in grado di trasmettere e ricevere insieme; l’uso come mezzo di massa presuppone invece una rigida divisione dei compiti: tra un’emittente dotata di strumenti di trasmissione potenti e in grado di fornire una certa varietà di programmi, e un pubblico dotato di apparecchi esclusivamente riceventi, in grado cioè di ascoltare ma non di rispondere. Fin dall’inizio l’organizzazione radiofonica prese due vie diverse: negli USA quella della libertà commerciale, per cui in ogni città era possibile all’utente scegliere fra diverse emittenti; in Europa in generale quella del monopolio pubblico, per cui era lo Stato a fornire il servizio dietro pagamento di una sorta di abbonamento. Nonostante il suo utilizzo, la radio fu superata in celebrità dal cinema e dalla TV. Due caratteristiche della radio vanno però ricordate, perché fu il loro sfruttamento a fare della radio, nelle mani di Mussolini, Roosvelt, Hitler, uno dei maggiori strumenti di propaganda. In primo luogo l’immediatezza, la capacità di informare su un evento nel momento stesso in cui questo si svolge. In secondo luogo la possibilità di fare penetrare la voce dell’emittente, e quindi anche dello Stato in quella che era stata fino ad allora l’area più remota dell’influenza del potere centrale, cioè nella sfera domestica: la casa.www.museopelagalli.com

LA TELEVISIONE [E][SP][FR]
Al termine della seconda guerra mondiale, la scena internazionale venne occupata dalla televisione. Mentre sul piano della produzione e dell'apparato organizzativo la tv si afferma come un semplice prolungamento della radiodiffusione, dal punto di vista della fruizione segna un passaggio cruciale diventando il linguaggio connettivo di tutto il sistema dei media.
I primi esperimenti di telediffusione si ebbero in Germania con l'occasione dei giochi olimpici del 1936 che radunarono oltre 160.000 telespettatori davanti agli schermi tedeschi; a differenza di quanto successe per la radio l'avvento della seconda guerra mondiale non accelerò lo sviluppo al contrario ne rallentò l'espansione che avvenne al termine del conflitto: se, infatti nel 1945, negli Stati Uniti erano disponibili 10.000 apparecchi nel 1961, cioè nello stesso periodo in cui la rai introdusse in Italia il secondo canale, erano 35 milioni.

La televisione si pose così come una sorta di centrifuga del sistema mediatico, in grado cioè di fornire qualsiasi genere di forme di comunicazione: dalla pubblicità all'informazione, dalla fiction al documentario, dall'intrattenimento all'educazione.

Dopo le sperimentazioni del 1953, mai rese pubbliche, la Rai comincia il suo servizio il 03/01/1954: un solo canale che può raggiungere solo ed esclusivamente gli italiani del Piemonte, Lombardia, Toscana, Liguria, Umbria e Lazio.

Successivamente il segnale viene potenziato e potrà coprire il 97% del territorio nazionale; inizialmente i programmi duravano 4 ore: dalle 17.30 fino alle 19.00 con la "tv dei ragazzi" e dalle 20.45 fino alle 23.00 con l'informazione del tg. In questi primi anni di servizio, infatti, la televisione si presentò soprattutto come mezzo d'informazione e di cultura con il difficile compito, simile a quello della radio, di unificare gli italiani.

Ed ecco che cominciano a verificarsi i primi sviluppi tecnici e le prime rivoluzioni con risvolti sociali: nel 1957 viene introdotta la pubblicità con quattro minuti di spot al giorno, dal 1961, come già detto, si ha l'introduzione del secondo canale, le ore di trasmissione salgono a 11 e cominciano a prendere sempre maggior importanza le trasmissioni di fiction e di intrattenimento come "Lascia o Raddoppia", condotto da Mike Bongiorno, che si rivelò un vero e proprio fenomeno di proporzioni incredibili ( i dirigenti rai furono costretti a cambiare l'orario di programmazione dopo le lamentele dei gestori di cinema che rimanevano vuoti a causa del sovrapporsi degli orari degli spettacoli con quelli del quiz) oppure programmi come "uno due e tre" con i comici Tognazzi e Vianello che furono espulsi dopo aver preso in giro il presidente della repubblica.
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Continuando nella sua evoluzione la tv arriva a una svolta nel 1975: termina il monopolio rai e cominciano a diffondersi le emittenti private.
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INTERNET [E][SP][FR]
Con l'avvento di tecnologie sempre più sofisticate ed evolute la comunicazione subì un'incredibile accelerazione.
Nel 1969 il Dipartimento della Difesa americano decise di creare una rete che collegasse tutti i computer operanti nelle varie installazioni militari dislocate su tutto il territorio. Il motivo di tale progetto, puramente militare, era dovuto al fatto che l'Unione Sovietica nel 1957 aveva lanciato con successo il primo satellite artificiale: lo Sputnik.
www.sciam.com
Nel 1969 fu ideato il progetto DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) cominciò quindi il suo sviluppo e si decise di connettere, come prova sperimentale, 4 diverse postazioni in USA. La connessione ebbe successo, anche se dopo la trasmissione del primo carattere la macchina andò in crash. L’importante fu che la connessione riuscì. Trattandosi di un’applicazione militare, i criteri basilari di questa dovevano privilegiare la massima affidabilità e la sicurezza; l'idea era quella di creare ma struttura che consentisse ai vari computer di continuare a comunicare tra loro anche nel caso che una parte di essi venisse resa inutilizzabile da malfunzionamenti casuali o da attacchi nemici.
I fattori chiave per raggiungere questo risultato erano il decentramento e l'indipendenza dei computer facenti parte la rete: nessun computer avrebbe dovuto rivestire un ruolo fondamentale nello smistamento dei dati.
Ciascuno di essi doveva essere in grado di instradare correttamente le informazioni in arrivo e, inoltre, i dati in transito dovevano contenere tutti le informazioni necessarie al loro corretto recapito. In parole povere, se anche uno o più segmenti della rete fossero stati distrutti improvvisamente, i dati avrebbero raggiunto automaticamente altri computer e da lì trasmessi al destinatario senza perdersi nel nulla.

In seguito a vari esperimenti e correzioni, quindi, si arrivò alla creazione di una rete militare chiamata ARPANET(Advanced Research Projects Agency Network), che raggiunse lo scopo prefissato con l'invenzione e l'applicazione di uno standard di comunicazione dati chiamato TCP/IP (Transmission Control Protocol / Internet Protocol).
www-db.stanford.edu
TCP definisce il formato nel quale i dati da trasmettere devono essere convertiti, mentre IP si occupa di stabilire in quale modo devono essere trasmessi. TCP/IP é basato su un metodo molto semplice, paragonabile a quello utilizzato da un ufficio postale per il recapito della corrispondenza: ad ogni computer della rete viene assegnato un codice ed i dati in transito vengono riuniti in pacchetti accompagnati dai codici necessari al loro recapito, esattamente come se fossero stati inseriti in una busta sulla quale erano specificati l'indirizzo del mittente e quello del destinatario.
In questo modo ogni "busta" poteva essere fatta passare attraverso vie alternative senza che andasse perduta, perché l'indirizzo del destinatario impresso su di essa garantiva che ogni sistema sapesse a chi doveva tentare di recapitarla.

L'adozione di un protocollo unico garantiva, inoltre, che tutti i computer della rete potessero essere in grado di comunicare tra loro senza problemi. Questo sistema si rivelò efficace, al punto che lo standard TCP/IP cominciò ad essere adottato in tutto il mondo, anche per applicazioni diverse da quelle militari; contemporaneamente incominciarono a diffondersi sistemi operativi (UNIX) che implementavano vari metodi di gestione di piccole reti locali di computer.
Grazie alla maggiore diffusione di sistemi operativi per mini e personal computer dotati di capacità di networking, gli anni '70 furono caratterizzati dalla proliferazione di altre reti indipendenti come USENET (Users Network): reti non commerciali, dedicate allo scambio di posta, di messaggi e conferenze.
Da questo momento in poi l'idea di una rete che collegasse i diversi centri operativi non fu solo più di carattere militare ma anche scientifico e governativo. Si crearono cosi negli anni successivi una serie infinita di reti indipendenti tra di loro.
Ben presto, però, fu chiara la necessità di unire le diverse reti per aumentare la capacità e le possibilità delle varie singole reti fino a che nel 1992 si arrivò alla creazione di quello che noi oggi chiamiamo Internet,intesa come globalità di utenti che la utilizzano per le loro ricerche, i loro studi o anche come passatempo.
In Italia il primo boom di Internet si ebbe nel 1997 e nel 1999 avvenne il secondo grosso boom di Internet per gli utenti italiani, grazie alle varie società Internet Free.


Mentre stampa, radio e televisione si erano affermate come media nazionali, Internet assume come caratteristica fondante l'extraterritorialità dell'informazione.

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