Le religioni nel mondo di Concetta Lo Forte

Buddhismo

Il buddhismo [I],

All'origine del buddhismo troviamo la figura di Siddhartha Gautama, nato probabilmente nel 566 a. C. e morto nel 486. Figlio dei principi della tribù dei Shakya, verrà chiamato il shakyamuni, il saggio della tribù dei Shakya; il territorio del principato era situato presso l'attuale confine indo-nepalese. Dopo una gioventù trascorsa nell'agiatezza, il suo cammino ha inizio in seguito all'incontro di un malato, di un vecchio mendicante, di un cadavere e di un asceta: impressionato da questi incontri cominciò a chiedersi il perchè dell'esistenza e il significato della sofferenza.
Lasciato il palazzo reale, la giovane moglie e il figlioletto, comincia una nuova vita. Dapprima si dedicò alla più rigida ascesi, praticando quella che lui stesso definì "la via della rinuncia"; abbandonata la via della rinuncia per intraprendere la "via intermedia", grazie alla meditazione raggiunge uno stato di coscienza suprema e diventa il Buddha: "il risvegliato", "l'illuminato". Ebbe così inizio la seconda parte della sua vita in cui iniziò a rivelare al mondo quanto aveva compreso.

Per tutta la vita il Buddha cercò di far comprendere ai suoi discepoli che non era importante la sua persona, ma la dottrina: il "dharma". Il dharma non è né una fede religiosa né un sapere speculativo, ma si pone soltanto una meta, ed è lo scopo ultimo del buddhismo: porre fine alle sofferenze e al ciclo delle rinascite.
Una delle formule, la più antica e accettata da tutte le tradizioni e dalle diverse scuole, nella quale venne sintetizzata la dottrina buddhista, è quella delle quattro nobili verità: la verità della sofferenza, dukkha; la verità dell'origine della sofferenza, samudaya; la verità della cessazione, nirodha; la verità della via, magga.

Il Nirvana, cioè la beatitudine totale, è raggiungibile attraverso l'ottuplice sentiero: esso consiste in una terapia spirituale, condizionata dalla stretta osservanza di tecniche spirituali rigorose.
È costituito da otto fattori:

  • retta comprensione,
  • retta decisione,
  • retto eloquio,
  • retto agire,
  • retto modo di sostentarsi,
  • retto sforzo,
  • retta concentrazione,
  • retta meditazione,
raggruppati in tre categorie:
  • moralità,
  • meditazione,
  • saggezza.

Particolarmente importante nella tradizione buddhista è la meditazione, considerata di fatto la pratica principale, la via maestra per raggiungere l'illuminazione, il perno dell'ottuplice sentiero. Le tecniche sono assunte dall'induismo, in particolare dallo yoga, ma, a differenza della meditazione nell'induismo, appresa dai suoi maestri, che ha come fine il raggiungimento di una stato di trance beato e sereno, Buddha propose e sviluppò una nuova tecnica di meditazione: la meditazione introspettiva. Suo fine non è una stoica passività, ma la liberazione dalle emozioni, dalle sollecitazioni, dalle distorsioni causate dalla forza dell'io.

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Edurete.org Roberto Trinchero