Sui continenti si distinguono due tipi di 
morfostrutture stabili: gli scudi e le piattaforme.
Gli scudi continentali
Corrispondono a grandi territori spianati 
dall’erosione, leggermente convessi nella parte centrale e dolcemente degradanti 
verso la periferia da cui la forma a scudo. Il rilievo è maturo, con spartiacque 
poco rilevati e fiumi che scorrono limpidi, con scarso carico di sedimenti data 
la modesta energia dei rilievi. Si sviluppano su zoccoli cristallini erosi, 
formati prevalentemente da rocce metamorfiche, antiche rocce sedimentarie e 
vulcaniche. Lo zoccolo è quanto resta di antiche catene montuose ormai spianate 
dall’erosione. È negli scudi che si trovano le rocce più antiche del pianeta 
Terra. In genere queste rocce affiorano al centro dello scudo  mentre i margini 
sono più recenti. Gli scudi occupano una parte rilevante dei continenti
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[FR1] 
Le piattaforme continentali
La demolizione delle più antiche catene 
montuose ha prodotto enormi masse di sedimenti continentali che si sono deposti 
in coltri orizzontali potenti. In genere le piattaforme sono tettonicamente 
indisturbate e la loro giacitura è orizzontale o debolmente degradante verso 
mare.
A seguito di ingressioni marine, talvolta i 
materiali terrigeni sono stati ricoperti da calcari e da altre rocce di origine 
marina. L’esistenza di movimenti verticali delle placche può aver prodotto delle 
dislocazioni e dei piani di faglia. Data la loro generi sono associate di norma 
agli scudi continentali, loro fonte di materiale sedimentario.
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Le piane abissali
Occupano la gran parte dei fondali oceanici 
e sono poste a profondità comprese tra i 4000 e i 6000 metri. Sono generalmente 
pianeggianti con i bordi rilevati e ricoperte da coltri di sedimenti oceanici. I 
sedimenti sono di varia origine, i cosiddetti fanghi azzurri silicatici, i 
fanghi a globigerine calcarei: sono entrambi di origine biologica. Su gran parte 
delle piane abissali, lontano dalla costa, la sedimentazione terrigena è assente 
con l’eccezione dei depositi torbiditici derivanti da frane sottomarine che si 
staccano dal margine della piattaforma continentale soprattutto in 
corrispondenza delle foci di grandi fiumi continentali.
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