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		  Introduzione
		   
		  
		  
		    
   
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    A Marco 
        Polo che sta descrivendo un ponte, pietra per pietra Kublai Khan chiede: 
        “Ma qual è la pietra che sostiene il ponte” “Il 
        ponte” – risponde Marco Polo, -“ non è sostenuto 
        da questa o quella pietra ma dalla linea dell’arco che esse formano 
        “.  
        (I. Calvino – Le città invisibili)  | 
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Alcune definizioni dell’apprendimento cooperativo: 
 
  • David W. Johnson, Roger T. Johnson e Edythe J. 
  Holubec: “Cooperare significa lavorare insieme per raggiungere 
  obiettivi comuni. All’interno di situazioni cooperative l’individuo 
  singolo cerca di perseguire dei risultati che vanno a vantaggio suo e di tutti 
  i collaboratori. L’apprendimento cooperativo è un metodo didattico 
  che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare 
  reciprocamente il loro apprendimento”; 
 
  • M.Comoglio: “Un metodo di conduzione 
  della classe che mette in gioco, nell’apprendimento, le risorse degli 
  studenti. Così inteso, si distingue dai metodi tradizionali che puntano 
  invece sulla qualità e sull’estensione delle conoscenze didattiche 
  e di contenuto dell’insegnante. Infatti, diversamente da questi ultimi, 
  il cooperative learning considera esperto, l’insegnante che sa gestire 
  e organizzare esperienze di apprendimento condotte dagli stessi studenti e, 
  insieme, sviluppare obiettivi educativi di collaborazione, solidarietà, 
  responsabilità e relazione, riconosciuti efficaci anche per una migliore 
  qualità dell’apprendimento”; 
 
  • Slavin, Kagan e Cohen: "É un 
  insieme di tecniche di classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi 
  per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati 
  conseguiti". 
  L’idea di fondo dell’apprendimento cooperativo consiste nell’ottenere 
  il coinvolgimento attivo degli studenti nel processo di apprendimento. Ogniqualvolta 
  due o più studenti cercano di risolvere un problema o di rispondere ad 
  una domanda, essi entrano in un processo di apprendimento, motivato dalla voglia 
  di conoscere. Interagiscono l’uno con l’altro, condividono idee 
  e nozioni, cercano nuovi dati, prendono decisioni sui risultati delle loro scelte 
  e presentano i risultati all’intera classe. Possono dare o ricevere assistenza 
  dai compagni. Hanno la possibilità di contribuire a strutturare il lavoro 
  della classe formulando suggerimenti sul tipo di lezione e sulle procedure da 
  adottare. E’ un livello di responsabilizzazione che non sarebbe possibile 
  conseguire con le lezioni cattedratiche e nemmeno con un dibattito tenuto da 
  tutta la classe sotto la guida del docente. 
  Le ricerche hanno evidenziato che il cooperative learning riduce il livello 
  di violenza in qualsiasi ambiente. Gli studi sull’aggressività 
  sottolineano che questo metodo, nella sua forma pura, non coercitiva, è 
  in grado di eliminare la paura e il rancore, di esaltare valori quali l’onore, 
  l’amicizia, la qualità, il consenso. 
		  
		   
		  
		  
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