Dopo l'intervista: la trascrizione e l'analisi (Chiara Calisto)

Il secondo stadio di ricerca prevede la raccolta delle interviste e il terzo stadio consiste nell’analisi di queste. Ci sono due livelli di analisi, il primo che consiste nell’analizzare ogni intervista subito dopo averla compiuta per modificare eventualmente le successive interviste. Il secondo livello d’analisi consiste nell’analisi di tutte le interviste (analisi completa trasversale).
L’analisi e la trascrizione sono due momenti della ricerca dipendenti tra di loro.

LA TRASCRIZIONE
Durante l’intervista il ricercatore registra ciò che viene detto. In un momento successivo dovrà trascrivere integralmente l’intervista su un file. Il processo di trascrizione consiste nella traduzione e nell’interpretazione di ciò che è stato detto e raccontato per rendere il linguaggio orale linguaggio scritto. Spesso capita che non sia possibile trascrivere tutto così come accade durante l’intervista (es. intonazioni, gesti, risate, mimica facciale) e per far fronte a questo problema si utilizzano dei segni convenzionali grifici:

·         R= ricercatore

·         I= intervistato

·         Riga bianca tra le parole di uno e le parole dell’altro

·         Parentesi quadre per aggiunta di mimica facciale, risate, ecc

·         Riportare lunghezza delle pause (es. puntini di sospensione)

·         Puntini nelle parentesi tonde

·         Carattere minuscolo per il tono basso di voce

·         Carattere maiuscolo per il tono alto di voce

·         Punteggiatura per le intonazioni

Obiettivi della trascrizione sono: mantenere significati espressi dall’intervistato e produrre un testo per la successiva analisi.
Siccome la trascrizione è una traduzione ed un’interpretazione del ricercatore, possono esserci differenze di lettura nella trascrizione da parte di soggetti diversi.
Si possono individuare differenze nell’accuratezza (cioè nel riportare con esattezza tutte le parole dette nel loro preciso ordine senza tralasciare nulla presente in registrazione), nelle parti non verbali (cioè tutte quelle parti del discorso che fan parte dell’area non verbale come esitazioni, enfasi, ecc) e nelle note comprendenti (cioè la trascrizione di espressioni facciali, che non possono essere sentite nella registrazione, ma solo aggiunte da chi ha assistito alle interviste).
Per correggere alcune possibili scorrettezza è possibile riascoltare la registrazione con la prima trascrizione sotto mano.

L’ANALISI
L’analisi dei dati dipende dalla strategia di ricerca, dall’impostazione teorico-metodologica e dal modello interpretativo finale.
Demaziere e Dubar individuano tre tipi di atteggiamenti e per ognuno di essi corrispondono uno o più tipi di analisi:

·         Illustrativo. Analisi del contenuto (descrizione oggettiva, sistematica e quantitativa dei concetti espressi dall’intervistato) e analisi tematica (suddivisione del contenuto dell’intervista per temi)

·         Restituivo. Analisi dei saperi sociali dei soggetti ed analisi trasparente (per la comprensione dei fenomeni sociali sono sufficienti le parole degli intervistati, senza bisogno d’interpretazione)

·         Analitico. Analisi del discorso e delle relazioni per opposizione (che si basa su nozioni chiave del discorso e su una struttura generale alla base di ogni discorso)

Nell’analisi delle interviste si analizzano tre “contenitori”:

1.       Il corso di vita (quando, dove, chi, che cosa)

2.       Il vissuto (come, logica d’azione interna)

3.       L’intervista (significati d’interazione)

ATLAS/ti
E’ un programma che permette la gestione e l’analisi delle singole interviste identificando delle unità, sviluppando delle categorie e facendo connessioni tra di esse per la successiva verifica.

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Edurete.org Roberto Trinchero