La ricerca Informatizzazione, Stili cognitivi
e Strategie di apprendimento
Tema |
Effetti dell’informatizzazione
sugli stili cognitivi e sulle strategie di apprendimento dei soggetti |
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Problema |
Il possesso è l’utilizzo
di strumenti informatici è collegato a particolari strategie di apprendimento
e stili cognitivi dei soggetti? |
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Quadro teorico |
1. Le ricerche di Pellerey
(Questionario sulle strategie di apprendimento, 1996) sulle strategie
di apprendimento. Definizione
di “strategia di apprendimento”: Con l’espressione strategie di apprendimento si intendono le modalità concrete con cui il soggetto preferisce apprendere (ossia quelle che ritiene per lui più congeniali), attraverso lo studio, l’esperienza, la pratica. Le strategie di apprendimento comprendono fattori cognitivi e fattori affettivi. Fattori cognitivi:
Fattori
affettivo/motivazionali:
2. Le ricerche sugli stili
cognitivi (Vedere Trinchero, Todaro, Nuovi media per apprendere,
2000). Definizione di “stile cognitivo”:
Con
l’espressione stile cognitivo si intende una particolare modalità di
elaborazione dell’informazione (o un insieme di modalità) che il discente
mette in atto nelle tre fasi del processo di apprendimento. Gli stili cognitivi
sono legati alla scelta concreta delle strategie cognitive utilizzate per
risolvere un compito e non vanno confusi con le abilità che
possediamo, ma definiscono le preferenze nell’uso di queste.
Principali stili cognitivi
sono: Stile Indicatori stile globale/analitico: chi adotta uno
stile globale preferisce avere prima una visione di insieme del materiale
da imparare per poi muovere verso il particolare, chi adotta uno stile
analitico preferisce partire dai dettagli per ricostruire man mano il
quadro generale; lo stile globale fa riferimento all’apprendimento così
come inteso dalla psicologia della Gestalt
- Prima di iniziare a studiare cerco di costruire
un quadro d’insieme degli argomenti
-
Quando studio, imparo dapprima i singoli concetti e solo dopo li collego in
un quadro generale
stile
dipendente/indipendente dal campo: chi adotta uno stile indipendente
dal campo tende ad isolare i singoli argomenti dal resto, chi adotta uno stile
dipendente dal campo tende ad esaltare i collegamenti tra il contesto in
cui l’argomento è inserito e l’argomento stesso; lo stile dipendente dal
campo pone l’accento sulle relazioni tra i singoli concetti
-
Quando studio identifico in un testo i concetti fondamentali e li imparo
senza preoccuparmi di collegarli stile
verbale/visuale: chi adotta uno uno stile verbale predilige l’uso
del codice linguistico, ossia testi, registrazioni sonore ed impara per lettura
e ripetizione, chi adotta uno stile visuale predilige l’uso di codice
visuospaziale, ossia immagini,
statiche e in movimento, schemi riassuntivi, diagrammi, tabelle
- Gli schemi, i grafici o le tabelle riassuntive
mi aiutano a capire meglio quanto spiegato nel testo
-
Studio ripetendo ad alta voce il testo
stile convergente/divergente: chi adotta
uno stile convergente parte dalle informazioni disponibili per convergere
verso una soluzione unica al problema, chi adotta uno stile divergente
parte dall’informazione a disposizione per procedere in modo creativo
generando una varietà di risposte o soluzioni originali e flessibili;
- Quando studio cerco di imparare solo ciò che è
indispensabile ad ottenere un buon voto all’esame
-
Quando studio cerco di approfondire gli argomenti per arricchire la mia
cultura personale
stile risolutore/assimilatore: chi adotta
uno stile risolutore tende a privilegiare l’azione e la concretezza
nell’affrontare un problema cercando di ottenere soluzioni soddisfacenti
con il minimo dispendio di tempo e risorse, cercando nell’informazione a
disposizione ciò che serve a risolvere la necessità contingente, chi adotta
uno stile assimilatore privilegia la ricerca di soluzioni esaustive e
articolate, non necessariamente di utilità pratica e non limitate alla
necessità contingente
- Quando studio cerco di trovare un testo il più
possibile chiaro e sintetico per imparare i concetti necessari
-
Quando studio cerco sempre di confrontare le posizioni di più autori
rispetto ad un determinato problema
stile sistematico/intuitivo: chi adotta uno
stile sistematico cerca soluzioni prendendo in considerazione una variabile
per volta e cercandone tutte le possibili connessioni col sistema di
conoscenze già in proprio possesso, chi adotta uno stile intuitivo procede
per singole ipotesi che cerca di confermare o confutare
- Quando studio vorrei sempre avere a disposizione
dei testi che mi spieghino per filo e per segno tutto ciò che è necessario
sapere nelle varie situazioni
-
Quando studio mi piace fare ipotesi personali, cercando di intuire il
seguito del brano e vedere se va proprio a finire così
stile impulsivo/riflessivo: chi adotta uno stile
impulsivo ha bassi tempi decisionali e generalmente maggiore tendenza a
soluzioni precipitose e non ottimali, chi adotta uno stile riflessivo
risponde in modo più lento e accurato
- Prima di iniziare a studiare pianifico
accuratamente tutte le fasi
Studio
quando capita, nei ritagli di tempo o quando so che c’è un esame
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Ipotesi |
I
ragazzi che abitualmente si servono del computer per lavorare, studiare,
divertirsi, hanno stili cognitivi e strategie di apprendimento diverse rispetto
a chi preferisce non utilizzarlo. Da
cui deriviamo le sotto-ipotesi: 1. Chi usa correntemente il computer a casa per lo studio tende ad avere uno stile analitico più che globale 2. Chi sa programmare un computer cerca di portare a termine un compito ad ogni costo anche se lo ritiene noioso 3. Chi usa correntemente un computer per lavorare trova difficile rendersi conto se un concetto che sta studiando risulta poco chiaro o no
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Variabili |
Uso del computer (per
lavoro/studio/divertimento): variabile indipendente Stile cognitivo
globale/analitico: variabile dipendente Capacità di monitorare il
proprio apprendimento: variabile dipendente |
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Popolazione |
Tutti gli studenti
universitari iscritti al corso di laurea in Scienze dell’educazione a Torino
nel 2000. |
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Campione |
100 studenti universitari
iscritti al corso di laurea in Scienze dell’educazione a Torino nel 2000,
estratti in modo accidentale. |
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Metodo di raccolta dati |
Questionario autocompilato |
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Metodo di analisi dei dati |
Elaborazioni statistiche:
tabelle a doppia entrata, analisi della varianza, correlazione, e calcolo
degli indici relativi. |
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Risultati |
Lo scoprirete voi!!!! |