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Il polso e le sue caratteristiche

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Il polso è la regolare, ricorrente e palpabile onda di distensione della parete delle arterie, dovuta al volume di sangue espulso dal ventricolo sinistro, durante ogni contrazione (sistole), in aorta. L'alternante distensione e contrazione del muscolo cardiaco varia il volume di sangue dentro le arterie, che hanno pareti elastiche e di conseguenza si distendono con l'aumento di pressione durante la sistole e si contraggono durante la diastole, quando il volume di sangue al loro interno diminuisce. Il variare di calibro delle pareti arteriose permette lo scorrimento del flusso sanguigno che si propaga dall'aorta lungo tutto il sistema arterioso. Normalmente la pressione delle arterie sistemiche è di circa cinque o sei volte maggiore che in quelle polmonari , anche se la quantità di sangue che attraversa ognuno dei due segmenti è sostanzialmente la stessa. La tecnica usuale per apprezzare il polso arterioso consiste nell'utilizzare i recettori tattili posti sulla punta delle dita, comprimendo con diversi gradi di compressione sulla sede di rilevazione, per percepire l'onda sfigmica ("pulsatoria") che la sistole ventricolare trasmette alle arterie. Le sedi più agevoli sono quelle che presentano una certa superficialità dell'arteria ed un piano osseo sottostante, come il polso radiale. Rilevazione del polso carotideo [images.webmd.com/.../ medical/hw/nr551447.jpg] Altre sedi importanti sono l'arteria carotide, la brachiale, la femorale, quella poplitea, la pedidia e la tibiale posteriore. I caratteri del polso arterioso sono dati dalla frequenza che corrisponde alla frequenza cardiaca, o frequenza delle contrazioni del cuore e dal ritmo, ossia dalla successione dei battiti ad intervalli regolari che si evidenziano sull'elettrocardiogramma come normale ritmo sinusale ( l'onda P è sempre presente e precede il QRS). Inoltre è importante il volume della parete arteriosa che è in relazione con la capacità di contrazione del cuore ( frazione di eiezione) e con la gittata sistolica. Infatti il polso può essere debole quando si ha una riduzione della gittata sistolica e della velocità e della durata dell'eiezione ventricolare sinistra. Tra le cause più frequenti di questo fenomeno vi sono : l'ipovolemia, l'insufficienza ventricolare sinistra e la stenosi valvolare mitralica o aortica. Il polso ampio e scoccante, invece, è indice di espulsione dal ventricolo sinistro di un volume di sangue maggiore del normale. Questo polso può essere presente anche in soggetti normali in particolari condizioni, quali l'esercizio fisico o la febbre, negli atleti che presentano una bradicardia spiccata e una gittata sistolica molto elevata o nelle persone affette da malattie cardiovascolari associate ad un aumento della gittata sistolica ( per esempio nell'insufficienza aortica). Tutti i principali polsi arteriosi dovrebbero essere esaminati bilateralmente per verificarne la presenza e le caratteristiche morfologiche. L'integrità dell'endotelio vasale mantiene la fuidità del sangue. L'inizio del processo di trombosi arteriosa è nella maggior parte dei casi il risultato di una lesione vascolare con successivo accumulo di piastrine ,dovuta alla rottura spontanea della placca aterosclerotica, che occlude totalmente l'arteria interessata bloccando il passaggio di sangue e di ossigeno ai tessuti sottostanti, con conseguente necrosi tissutale. E' importante valutare la presenza del polso popliteo e pedidio prima e dopo le procedure invasive diagnostiche e terapeutiche ( cateterismo cardiaco e/o angioplastica coronarica) per escludere una ostruzione trombotica dovuta a lacerazione della placca aterosclerotica per cause meccaniche durante l'esecuzione dell'esame.

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