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La medicazione

La medicazione ideale è rappresentata da un prodotto capace di mantenere la ferita umida e la cute perilesionale asciutta. Capace di assorbire l'essudato senza seccare i tessuti e mantenere i costi contenuti.medicazioni UDD [http://digilander.libero.it/gagcortefranca/images/salvelox.jpg] Le medicazioni avanzate rappresentano un'ottima soluzione. Esse garantiscono tutti i precedenti requisiti compreso l'ultimo, in quanto, pur essendo più costose di quelle tradizionali, permettono di risparmiare sull'utilizzo del personale addetto alla cura della lesione grazie ai loro tempi d'azione prolungati

I prodotti disponibili sul mercato sono moltissimi. Il professionista potrà così avvalersi di questa ampia gamma scegliendo la medicazione più idonea alla condizione della lesione.

  • film semipermeabili: sono costituiti da poliuretano, un materiale impermeabile che mantiene l'ambiente umido e permette la traspirazione. Possono essere usati sia come medicazione primaria che come medicazione secondaria. Hanno anche uno scopo preventivo quando utilizzate per proteggere dalla macerazione e dalla frizione (per esempio a livello sacrale). Il loro impiego è però sconsigliato in caso di infezione, come tutte le medicazioni occlusive. Non sono neppure indicate in caso di un abbondante essudato.
  • idrocolloidi: interagiscono lentamente con la ferita rilasciando dei principi attivi che favoriscono la riepitelizzazione. Possono essere usati sia come medicazione primaria che come medicazione secondaria. Hanno una leggera capacità assorbente e creano un ambiente umido ideale come requisito base per favorire la guarigione. Non sono indicati in caso di infezione.
  • idrogel: questo prodotto è composto per il 70% da acqua. La sua finalità è quella di provocare il distacco del tessuto necrotico attraverso una intensa idratazione (debridement autolitico). I formati più comuni richiedono una medicazione secondaria ed il tempo d’azione raccomandato si aggira tra le 48/72 ore ed è utilizzabile anche quando nel letto di ferita sia presente un processo infettivo. La sua applicazione è ovviamente sconsigliata in caso di abbondante essudato.
  • Alginati: costituito da un derivato di un’alga marina, questo prodotto viene utilizzato per ridurre il rischio di macerazione in ferite molto essudanti. La presenza degli ioni calcio all’interno della medicazione provoca l’interazione con gli ioni sodio della ferita fino alla formazione di un gel che garantisce un ambiente umido ottimale per la rigenerazione del tessuto. La durata del tempo di azione si aggira fra le 24/72 ore e solitamente questo prodotto richiede una medicazione secondaria. Il suo utilizzo è raccomandato anche in caso di infezione e in presenza lesioni emorragiche, grazie alla sua capacità di favorire l’emostasi.
  • Schiume in poliuretano: l’indicazione al loro utilizzo è legata alla cospicua presenza di essudato. Possono essere utilizzate in associazione agli idrogel qualora fosse presente tessuto necrotico da rimuovere. Solitamente richiedono una medicazione secondaria e possono rimanere in sito di lesione dalle 24/72 ore.
  • Carboni: la funzione di questo prodotto è rappresentata dalla capacità di assorbire gli odori. Sono medicazioni costituite da carbone attivo adsorbente che a volte possono contenere uno strato di argento con l’obiettivo di ridurre la carica microbica. Richiedono sempre una medicazione secondaria.
  • Medicazioni antisettiche vengono utilizzate per ridurre la carica microbica, ma il loro consumo deve essere contenuto a causa dell’effetto tossico che l’antisettico può provocare ai tessuti. Richiedono sempre medicazioni secondarie.
  • Medicazioni all’argento: questa mediazioni sono consigliate in caso di ferite infette per gli effetti antibatterici degli ioni d’argento
  • Medicazioni non aderenti: costituite da tessuto a rete impregnato di varie sostanze quali vaselina, sulfadiazina, paraffina, tessuto lipido colloidale, ecc..... Richiedono una medicazione secondaria ed Alcune (garza grassa) hanno la funzione di evitare traumatismi durante il cambio delle medicazioni tradizionali, evitando che queste seccandosi aderiscano alla ferita, mentre altre stimolano la cicatrizzazione (fitostimoline).
  • medicazioni tradizionali: sono rappresentate da materiali quali garza idrofila e cerotti. Il loro utilizzo è indicato sulla base di specifici presupposti quali: la garanzia dell'asepsi, che è comunque impossibile in quanto qualsiasi ferita risulta colonizzata, la funzione di emostasi, garantita dalla formazione del coagulo, ma con conseguente ricomparsa del sanguinamento a causa dello strappamento dei tessuti alla rimozione della medicazione, e l'occultamento della lesione e del suo odore. Oggi questo tipo di materiale è limitato al ruolo di medicazione secondaria delle medicazioni avanzate. Il superamento del concetto di essiccamento della ferita ha portato al diffuso utilizzo delle medicazioni avanzate che garantiscono la guarigione in un ambiente umido ed ha determinato il loro progressivo abbandono.
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