Reti Wireless LAN ed Applicazioni Mobili in ambito Scolastico di Carlo Gino

CRITERI FONDAMENTALI PER LA PROGETTAZIONE DI UNA RETE LOCALE WI-FI

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L’adozione di una infrastruttura a radiofrequenza per la realizzazione dei collegamenti all’interno di un’azienda o di un istituto scolastico richiede di valutare con attenzione una serie di aspetti, non soltanto di natura tecnica. Tutti questi aspetti devono essere accuratamente esaminati in fase di analisi del problema, al fine di massimizzare le possibilità di successo del progetto. Qui di seguito sono riportati i principali aspetti chiave da prendere in considerazione :

 

1 ] ANALISI DELLE ESIGENZE : e’ importante valutare l’entità del traffico a cui la rete wireless sarà sottoposta dall’utenza reale. Si deve, pertanto, valutare il numero e il tipo di terminali, sia fissi che portatili, con particolare attenzione alle aree a maggiore densità, quali ad esempio sale riunioni, laboratori, sale per didattica o per convegni ecc.. Oltre al numero degli utilizzatori in ciascuna area, devono essere verificate le applicazioni che gli utenti utilizzano, per valutare il traffico dati che la rete dovrà sostenere, in relazione alla capacità dei collegamenti e al numero e al tipo di terminali per cella.

 

2 ] COPERTURA RADIOELETTRICA : il secondo aspetto progettuale di grande rilevanza è la copertura radio. Essa, infatti, non dipende soltanto dall’AP e dall’antenna, ma dipende fortemente dalle caratteristiche di propagazione nell’ambiente reale, che possono consentire una copertura a distanza o che possono introdurre forti attenuazioni (per esempio, in prossimità di pilastri in cemento armato, cabine elettriche, trombe degli ascensori ecc.), riducendo così l’estensione di cella.

 

 

Va comunque sempre tenuto presente che esiste una relazione tra il numero e il tipo di terminali presenti in una cella e il traffico massimo nella rete; pertanto, l’aumento eccessivo della dimensione di copertura della cella riduce il numero di terminali che possono essere serviti in modo efficace. In particolare, non si ritiene di poter superare una ventina di terminali simultanei per cella in caso di applicazioni semplici, mentre al crescere della sofisticazione delle applicazioni questo numero può scendere fino a una decina di terminali o anche meno.

 

Il progetto di una copertura adeguata non può prescindere, dunque, da una preventiva verifica sul campo con opportuni misuratori ed, eventualmente, con l’ausilio di strumenti software. Una volta pianificata la distribuzione degli AP, si provvede ad assegnare a ciascuno di essi uno dei tre canali disponibili, in maniera da evitare le interferenze tra celle adiacenti, sia in orizzontale che in verticale: è, infatti, possibile che un’antenna offra copertura, in corrispondenza della propria posizione, anche ai piani immediatamente inferiore e superiore.

 

3 ] SELEZIONE DEGLI STANDARD : attualmente, in Italia, è possibile utilizzare solo apparati a standard IEEE 802.11b/g. Si prevede, comunque, che, a breve, le autorità di regolamentazione diano l’autorizzazione anche per gli apparati relativi al nuovo standard IEEE 802.11n. È opportuno, dunque, che la progettazione di un impianto non prescinda dall’analisi di questa possibile migrazione.

 

4 ] INTEROPERABILITA’ : una considerazione importante riguarda l’interoperabilità degli apparati adottati. Sebbene, come già precedentemente accennato, la certificazione Wi-Fi garantisca la piena interoperabilità IEEE 802.11a/b/g degli apparati dotati di questo marchio, ciò fa esclusivo riferimento alle caratteristiche previste dallo standard.

 

                                                            

 

Nell’impiego effettivo, d’altra parte, sorgono spesso necessità che possono suggerire l’adozione di tecniche più sofisticate di quelle standardizzate. In questo caso, ci si può avvalere delle estensioni del fornitore degli apparati, legandosi ai soli prodotti di quel fornitore, oppure si possono adottare soluzioni offerte da terze parti, per le quali è solitamente disponibile una lista di compatibilità nei confronti di vari produttori. L’opportunità di una interoperabilità completa con qualsiasi fornitore si scontra, dunque, con la necessità di adottare soluzioni per le quali solo un certo numero di prodotti è certificato.

 

5 ] SICUREZZA : l’area della sicurezza è quella a cui fare maggiore attenzione nella progettazione di un impianto WLAN. La tematica della sicurezza è relativa a vari aspetti tra i quali evidenziamo i seguenti :

 

1 à la protezione del collegamento radio con eventuale crittografia dei dati, per evitare intercettazioni passive;

 

2 à l’identificazione e autenticazione dell’utente per autorizzare il terminale ad accedere ai servizi disponibili;

 

3 à l’identificazione di estranei non autorizzati per evitare che questi raggiungano i servizi offerti dalla rete o che interferiscano con il buon funzionamento dei servizi a disposizione dei terminali autorizzati.

 

Questi aspetti vengono affrontati con varie tecniche e sistemi (es. Server RADIUS ), ma, stante l’attuale sviluppo degli standard, si ritiene che una rete “sicura” non possa fare a meno di dispositivi specializzati orientati alla gestione della security (es. Firewall/Vpn GW).

 

6  ] GESTIONE DELLA MOBILITA’ E DELL’HANDOVER : mentre solitamente gli utenti di impianti WLAN in ambito privato ( ufficio, abitazione ) non si spostano durante una sessione, ossia una volta collegato il computer portatile questo rimane fisso fino al termine del lavoro, esistono, invece, alcune categorie di lavoratori che utilizzano apparati WLAN, nel corso di spostamenti da una cella a un’altra su larga scala, anche nell’impiego in azienda o nell’ambito di campus scolastici e universitari ( per es. nei capannoni, nei magazzini, nei campus, nelle sale conferenze, ecc.).

 

Diviene in questi casi importante affrontare un altro tema, ossia la mobilità del terminale wireless, che richiede la disponibilità delle funzioni di IP mobile, nel quale l’indirizzo IP ( Internet Protocol )  [ I 5 ] [ I 6 ] [ E5 ] [ E6 ] [ F5 ] [ F6 ] [ S5 ] [ S6 si sposta da una cella / sottorete A ad un’altra cella / sottorete B, nonché quello della capacità del sistema di attuare funzioni di handover da una cella ad un’altra su tutti i flussi dati trattati nelle sessioni in corso. Anche per queste problematiche esistono specifiche soluzioni, in alcuni casi proprietarie.

 

 

7 ] GESTIONE DELLA RISORSA SPETTRALE : una nuova esigenza che sta sorgendo riguarda la necessità di gestire in modo controllato la banda disponibile in una cella, assegnando a ciascun terminale una banda massima per la propria trasmissione sulla base delle sue priorità, delle applicazioni a cui sta accedendo e del numero di terminali simultaneamente attivi nella stessa cella. Per affrontare in modo sistematico queste tre problematiche sono stati introdotti alcuni prodotti che prendono il nome di Access Server. Si tratta, in effetti, di AP particolarmente complessi che, pur interoperando con un grande numero di adattatori WLAN per PC riescono a offrire, con l’ausilio di un software installato nel terminale, una gestione assai flessibile ed efficiente della risorsa spettrale.

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Edurete.org Roberto Trinchero