Le strategie didattiche di Davide Antonetti

LA PROGETTUALITA' EDUCATIVA:Definizione di "progetto" (introduzione)

Il progetto è stato interpretato alternativamente come disegno globale di controllo della situazione o come debolissima ipotesi di intervento sulla realtà che non può essere sottoposta a schemi previsionali. Il PROGETTO [I1] è visto in generale come un’esigenza forte della società contemporanea, ed è il modo con cui tentiamo di mettere in atto la soddisfazione di un nostro desiderio [I1] [E1] [F1]; è infatti in quest’ultimo che si trova il movente originale di ogni azione che tende a cambiare la vita (il desiderio è così inteso come atto progettuale che porta all’innovazione). Si può dire che uno dei tratti peculiari della natura umana è proprio la capacità di elaborare progetti, addirittura di vivere la propria vita come progetto, di riferirsi al futuro come a un presente che attende di compiersi. Infatti il divenire ha sempre esercitato un grande fascino sugli uomini, che pongono tutte le loro energie e la loro volontà nella sua progettazione. Questa dimensione soggettiva ha una grande parte nel motivare anche le progettazioni, individuali e collettive, nel sociale. L’IDENTITA’[I1] [I2] [E1] COME PROGETTO DI SE’: la definizione di un progetto di sé non può compiersi se non ponendosi in una precisa dimensione temporale: elaborare un progetto di realizzazione di sé, significa collocarlo nella prospettiva temporale, perché l’identità è anche coscienza prospettica. Il soggettivo progetto esistenziale appare dunque sorgente primaria di identità, in cui la persona persegue obiettivi in base a ciò che è, e rafforza la propria identità in virtù dei traguardi che si prefigge e raggiunge. La realizzazione delle proprie ipotesi di intervento sulla realtà producono il consolidamento del progetto esistenziale dell’individuo. Il progetto non è creazione spontanea o libera: è il combinarsi di bisogni e desideri con le norme sociali apprese nel processo di socializzazione [I1] [E1] [F1] [S1]. Il progetto è una costruzione, ed è anche il risultato e il frutto di una storia individuale. L’elaborazione del progetto di sé rappresenta il modo in cui l’uomo si appropria della sua vita e ne determina il senso. Elaborare un progetto di vita significa partire da ciò che si è per determinare ciò che si sarà. Il progetto di vita è un’intuizione anticipatrice dello sviluppo a venire, un senso per la propria vita e una risposta ai propri interrogativi esistenziali. 1-Progetto di sé impulsivo: volere la propria soddisfazione qui e adesso; 2-Progetto di sé idealistico: incentrato su ciò che si vorrebbe essere e quello che ci si aspetta da se stessi; 3-Progetto di sé impegnato: teso alla costruzione di se stessi dentro l’ambiente, riuscendo a rinunciare alle soddisfazioni immediate, questo è un progetto realistico e valido che guarda oltre il presente con responsabilità verso la vita. Il progetto di vita si può perciò definire tensione dinamica verso il futuro, dinamismo che spinge l’uomo a scegliere. Elaborare un progetto consente già nel presente di avere un principio unificatore di aspirazioni e personalità. Conseguire un’idea precisa di sé significa avere chiaro anche quello che si vorrà diventare.

PROGETTO COME “CAMBIAMENTO”: pur riconoscendo alla flessibilità del progetto una valenza significativa, occorre riflettere sui limiti da porre alla trasformazione del progetto stesso, per evitare che un progetto “trasformato” si converta in un “altro” progetto. Per far ciò, si deve permettere il cambiamento evitando la disintegrazione dell’oggetto totale che sta cambiando, così che le parti che non cambino assimilino il nuovo, mantenendo la coerenza dell’identità. La pratica di “avere” un progetto aiuta a ricordare la dimensione ideale (il dover essere) che è un richiamo a uscire dall’angustia del caso specifico per aprire l’universalità del percorso formativo. La rinuncia eventuale a un progetto significa calarsi in un atteggiamento dialogico in cui si alternano momenti propositivi (centrati sulla parola) a momenti di attesa (centrati sull’ascolto). In generale, possono cambiare tutte le componenti del progetto (contenuti,metodi,verifica,tempi), purchè gli obiettivi rimangano costanti. Mentre il progetto si può modificare in caso di difficoltà incontrate, o per la complessa formazione del gruppo, l’obiettivo non deve mai essere perduto di vista né dall’educando né dall’educatore. Se si cambia l’obiettivo non sarà più lo stesso progetto.

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Edurete.org Roberto Trinchero