Le Talassemie di Daniela Crestani

Talassemia intermedia

La talassemia intermedia [E1] [E2] [F1] ha un quadro clinico simile a quello della talassemia major [E1] [F1] ma meno grave che si manifesta in modo estremamente variabile in individui omozigoti.
I sintomi più tipici sono anemia cronica con livelli di emoglobina [I1] [E1] [E2] [F1] tra 7 e 9 g/dl che si mantengono spontaneamente senza un fabbisogno trasfusionale continuo, di solito con presenza di splenomegalia [E1] [F1]. Le ragioni per cui alcuni individui omozigoti manifestano la talassemia major ed alcuni la talassemia intermedia sono diverse. Una ragione può essere il tipo di alterazione genetica, un'altra è la presenza di altre condizioni genetiche che limitano i danni della talassemia.
I malati di talassemia intermedia non sono, almeno fino ad età avanzata, trasfusione-dipendenti [E1] [F1] ed hanno quasi sempre una discreta qualità di vita. Hanno però bisogno di periodici controlli clinici e di terapie di supporto.
Le forme lievi possono addirittura rimanere asintomatiche e ben tollerate fino all’età adulta, quando normalmente si presentano segni di ingrossamento della milza [E1] [F1] [F2]. Nei casi più gravi invece, il quadro clinico è simile alla talassemia major.
La principale differenza tra le due forme è la non dipendenza dalle trasfusioni; nella talassemia intermedia il midollo osseo [E1] [f1] con una notevole espansione è in grado di mantenere dei livelli di emoglobina bassi ma comunque accettabili (tra 6 e 8 g/dl). Questo però comporta alterazioni della struttura ossea con conseguenti deformità. Queste alterazioni erano tipiche nella talassemia major nei pazienti non regolarmente trasfusi. Tra i due estremi si collocano forme con quadri clinici di gravità variabile.

Terapie
Definire delle linee guida per le terapie delle talassemie intermedie è molto difficile perché come esposto in precedenza, sono clinicamente molto eterogenee.
In base ai singoli casi si deciderà se è opportuno sottoporre il paziente alla terapia trasfusionale [E1] [E2] [F1], in genere le trasfusioni sono effettuate nel caso in cui l’anemia è più marcata.
Si riscontrano solitamente nei pazienti affetti da talassemia intermedia la splenomegalia, soprattutto dopo la prima decade di vita. A seconda dei casi e per le conseguenze di infezione, il medico deciderà se effettuare la splenectomia [E1] [E2] [F1]. In questo modo molto spesso si riporta l’emoglobina ai valori originali e consente di evitare la terapia trasfusionale e la terapia ferrochelante.

   7/20   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero