Atletica leggera. La corsa veloce di Nicoletta Leonetti

E DAL PUNTO DI VISTA ENERGETICO...

..Volendo paragonare l’uomo a una macchina, tutti sappiamo che il motore di un’automobile ha bisogno di carburante (gasolio, benzina o gas) per poter funzionare; anche il nostro organismo “per vivere” necessita di carburante e ne ha a disposizione solo un tipo: l’ADENOSINTRIFOSFATO (ATP).[ES][E1][E2][I][F1][F2][F3]
Nella corsa veloce l’atleta che al “via” parte a massima velocità, dopo poco più di un secondo ha già esaurito le sue scorte di ATP, tuttavia continua a correre, accelerando progressivamente, cercando di raggiungere la massima velocità. Il meccanismo energetico che, in questa prima parte del suo sforzo, condotto alla massima intensità, gli permette di risintetizzare ATP, partendo dall’ADP prodotto, è il meccanismo anaerobico – alattacido o sistema ATP – PCr. (PCr = fosfocreatina o cretinfosfato)
Nella gara dei 100 metri, numerosi Autori, hanno dimostrato che la prestazione, da un punto di vista bioenergetico, può essere scomposta in tre fasi essenziali.
Nella prima fase, corrispondente alla fase di accelerazione, identificabile in circa 30 – 40 metri, vi è un intervento simultaneo del meccanismo anaerobico alattacido e lattacido, che vengono utilizzati al massimo della loro potenza per la produzione di ATP.
Nella seconda fase, identificabile nel tratto compreso tra i 40 ed i 60/70 metri, la velocità tocca i valori massimali e l’intervento del meccanismo anaerobico alattacido si riduce.
Nella terza ed ultima fase, corrispondente al tratto finale, nella quale si evidenzia peraltro una lieve riduzione di velocità, il meccanismo anaerobico lattacido diviene il protagonista principale della risintesi energetica.
Occorre tuttavia sottolineare che, in una recente analisi, effettuata in occasione dei campionati Mondiali di atletica leggera di Atene, si sottolinei come, dal momento che la velocità massimale non si raggiunge prima dei 60 metri, molti atleti non presentino nessuna decelerazione nella parte finale di gara, conseguentemente la curva velocità – tempo[E] si ridurrebbe a solamente due fasi: accelerazione e massima velocità di corsa.

   8/11   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero