Platone: La Repubblica, tra progetto e utopia di Giada Leonardi (giadaleonardi@yahoo.it) e Laura De Cantis (l.decantis@libero.it)

LA REPUBBLICA: LIBRO III

Contenuto del libro III [I1] [I2] [E1] [F1] [Es1]: si esplicita il processo di formazione della città: dalla polis primordiale alla polis matura, definita come “rigonfia di bisogni” e, quindi, malata.
Si pone un’importante domanda: come risanare lo Stato? Si inizia a parlare di una vera e propria rieducazione delle classi dirigenti politiche e militari.
Poiché i guardiani vanno educati al coraggio e alla temperanza, bisogna rigettare le poesie e i miti che suscitano paura della morte e offrono rappresentazioni sconvenienti e mendaci di dèi ed eroi; solo i governanti hanno il diritto di mentire ai sudditi a fin di bene.
Socrate distingue tre forme di poesia: narrativa, imitativa e mista. I guardiani devono astenersi dall'imitazione, a meno che non concerna un uomo o un'azione virtuosa; ne consegue che il poeta imitatore non deve essere accolto nella città ideale.
Socrate poi passa in rassegna le armonie, gli strumenti musicali e i ritmi, indicando quali si addicono ai guardiani e quali no; la loro educazione musicale deve mirare a un ideale di bellezza attraverso il ritmo e l'armonia.
Il successivo esame dell'educazione ginnica evidenzia i rapporti tra essa e la medicina e permette un confronto tra i medici e i giudici: i primi, curando il corpo con l'anima, devono avere esperienza delle malattie, mentre i secondi, curando l'anima con l'anima, devono avere l'anima incorrotta. Sia i medici sia i giudici non devono lasciar vivere il corpo o l'anima inguaribile; mantenere in vita corpi incapaci di svolgere la propria funzione è, infatti, essenziale per la città. L'educazione ginnica deve sviluppare più la forza morale che quella fisica e deve pertanto contemperarsi con l'educazione musicale.
Per esporre i criteri di scelta dei guardiani, Socrate ricorre al mito della nascita degli uomini dalla terra e della loro distinzione in tre classi: aurea (governanti), argentea (guerrieri), bronzea (prestatori d'opera). Seguono alcune prescrizioni circa la vita dei guardiani, che sono esclusi dalla proprietà privata, hanno alloggio e vitto in comune e sono mantenuti a spese dello Stato.

ESERCIZI:

1)Riassumi brevemente il contenuto del terzo libro de La Repubblica

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Edurete.org Roberto Trinchero