Aspetti di civiltà latina nell'opera del poeta Marziale di Cristina Venturino

INQUADRAMENTO STORICO-CULTURALE: L'ETÀ DEI FLAVI

Prima di trattare dell'età dei Flavi, occorre fare una premessa, delineando brevemente le principali fasi della storia romana [I1] [I2] [I3] [E1] [E2] [F1] [F2] [Es1] [Es2]. Quest'ultima suole convenzionalmente essere suddivisa in tre periodi: l'età monarchica [I1] [I2] [I3] [I4], dal 753 a.C. al 509 a.C., l'età repubblicana, dal 509 a.C. al 27 a.C., e l'età imperiale, dal 27 a.C. al 476 d.C. La prima età è così chiamata perché vede il succedersi, secondo la tradizione, di sette re, dalla fondazione della città (753 a.C.) all'instaurazione della Repubblica (509 a.C.): essi sono Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.

Con la cacciata dell'ultimo re ha inizio il periodo repubblicano [I1] [I2] [I3] [I4] [I5] (509 a.C.), che vede innanzitutto la lotta tra le due principali classi sociali di Roma, i patrizi e i plebei, dal momento che il potere era nelle mani di pochi cittadini patrizi (finché ai plebei vengono aperte tutte le cariche pubbliche e anche l'accesso al Senato, il più importante organo politico romano); vede inoltre la conquista dell'Italia peninsulare, le guerre contro Cartagine, potente città africana, e la sua distruzione, l'estensione del dominio sulla Grecia e l'Asia Minore (odierna Turchia), ma anche sulla Sardegna, sulla Corsica, sulla Sicilia, sulla Spagna, sulla Gallia (corrispondente alle odierne Italia settentrionale e Francia); infine, comprende un lungo periodo di crisi, culminante con l'assassinio di Caio Giulio Cesare (44 a.C.), grande generale e uomo politico, ma sospettato di voler instaurare un regime monarchico. È Ottaviano, suo figlio adottivo, a dare inizio all'età imperiale [I1] [I2] [I3] , dopo aver sconfitto i propri nemici politici ed essere riuscito, gradualmente, a concentrare nelle proprie mani tutta una serie di titoli e cariche repubblicane, acquisendo così un potere enorme: il periodo imperiale si fa appunto iniziare con il 27 a.C., quando Ottaviano ottiene il titolo di Augusto, ovvero "degno di venerazione".

La lunga età imperiale vede il succedersi di moltissimi imperatori, da Augusto fino a Romolo Augustolo, deposto dal capo barbaro Odoacre nel 476 d.C.: è con questa data, convenzionalmente, che si decreta la caduta dell'Impero romano d'Occidente (in Oriente, invece, l'Impero resisterà molto più a lungo, ma ormai si trattava di un organismo profondamente diverso). In questo periodo l'Impero raggiunge la sua massima espansione [I1] [E1] [F1] [Es1] (sotto l'imperatore Traiano, sul trono dal 98 al 117 d.C.), ma poi si avvia ad un lungo declino (già a partire da Marco Aurelio, 161-180 d.C.), causato da molteplici fattori, che lo porterà appunto alla definitiva caduta, sotto la spinta delle popolazioni barbariche.

Per poter inquadrare la figura e l'opera di Marziale, è ora necessario delineare brevemente le caratteristiche dell'età dei Flavi [I1] [E1] [F1] [Es1] , durante la quale egli per lo più operò. Essa si colloca nella seconda metà del I sec. d.C., ed è così chiamata perché vede il succedersi di tre imperatori appartenenti, appunto, alla dinasta flavia, ovvero Tito Flavio Vespasiano (69-79 d.C.) e i figli Tito (79-81 d.C.) e Domiziano (81-96 d.C.). La politica di Vespasiano [I1] fu incentrata sul consolidamento del potere imperiale e delle finanze e sulla disciplina dell'esercito; egli, inoltre, rinsaldò le frontiere e riuscì ad annettere la Britannia settentrionale. Sotto di lui, infine, terminò una lunga guerra contro gli Ebrei, con la distruzione di Gerusalemme (nel 70 d.C.), da parte delle truppe di Tito, suo figlio. Quanto alla politica culturale, Vespasiano spinse gli intellettuali alla collaborazione con la sua politica di restaurazione (egli voleva presentarsi come restauratore della concordia, della pace e della prosperità) e cercò di formare, proprio tramite la cultura, cittadini a lui fedeli: a tal fine, istituì biblioteche, finanziò poeti e artisti, concesse privilegi agli insegnanti, creando posti stipendiati dallo Stato, iniziò la costruzione del Colosseo; nel contempo, però, represse prontamente tutte le manifestazioni di dissenso.

Quanto al figlio Tito [I1] , egli, tornato a Roma dopo la distruzione di Gerusalemme, venne associato al potere del padre, alla cui morte ascese al trono (nel 79). Durante il suo breve regno, Tito governò con clemenza, ottenendo l'appoggio sia delle masse popolari sia del senato. Grande fu l'impegno che dispiegò nel soccorrere le popolazioni colpite dall'eruzione del Vesuvio, che distrusse Pompei ed Ercolano (nel 79). Infine, egli si occupò della costruzione di opere pubbliche, portando anche a compimento il Colosseo, che fu inaugurato nell'80, ma non riuscì ad impostare una propria politica culturale, data la brevità del suo regno.

Alla sua morte (nell'81) gli successe il fratello minore Domiziano [I1] , il quale s'impegnò nel risanamento delle finanze pubbliche, aumentò lo stipendio dei soldati, incentivò l'agricoltura italica, ma si distinse per il suo carattere autoritario e per la severità del suo governo, che lo portarono a morire vittima di una congiura. Per quanto riguarda la politica culturale, egli attuò un oculato controllo della vita intellettuale e diede notevole impulso alla letteratura (ad esempio, con l'istituzione di nuove gare letterarie), coinvolgendo anche i cittadini privati più ricchi, che offrirono agli scrittori appoggi economici spesso sostanziosi (seppur, solitamente, solo occasionali). Ma molti intellettuali non condivisero la politica dispotica di Domiziano, dunque o restarono in disparte o cercarono di organizzare un'opposizione intellettuale, che venne però prontamente soffocata.

Esercizi

  1. In quante fasi si suole suddividere la storia romana? Quali sono le caratteristiche di ciascuna fase?
  2. Individua, su di una carta geografica, tutte le regioni citate in questa trattazione.
  3. Come si chiamano e quando furono sul trono gli imperatori da cui prende il nome l'età dei Flavi?
  4. Quali sono le caratteristiche della politica degli imperatori Flavi?
  5. Nello stesso periodo in cui in Occidente regnarono i Flavi, quali sono gli avvenimenti che si verificarono nel tuo paese?

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Edurete.org Roberto Trinchero