Pericoli elettrici di Dario Sabato (dariosabato@fastwebnet.it), Emanuele Leone (emanuele.leone@inwind.it), Giuseppe Gilardi (gilgiuseppe@yahoo.it)

3.6 Utilizzo dell'interruttore differenziale e impianto di terra secondo Leggi e Normative vigenti

03_6 Utilizzo dell'interruttore differenziale e impianto di terra secondo Leggi e Normative vigenti La Legge 46/1990 prescrive che gli impianti vengano costruiti a regola d'arte, dotandoli di impianti di messa a terra e di interruttori differenziali o di altri sistemi di protezione equivalenti. Il richiamo alla regola d'arte, considerando quanto indicato dalla Legge 186/1968, porta alla conclusione che gli impianti costruiti nel rispetto delle norme CEI sono da considerarsi a regola d'arte e quindi conformi alla Legge 46/1990.
(CEI: Comitato Elettrici Italiano, si occupa delle Norme del settore elettrico in Italia)
Nel caso di impianti preesistenti, come quello in esame, occorre però considerare che il regolamento di attuazione della Legge 46/1990, al comma 8 delFart. 5, considera comunque adeguati gli impianti elettrici che presentino i seguenti requisiti: sezionamento e protezione contro le sovracorrenti, effettuati all'origine dell'impianto, protezione contro i contatti diretti, protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.
Gli impianti di terra sono soggetti a prescrizioni di legge (DPR 547/1955) e normative. In ambito CEI alla materia si applicano le norme
seguenti.

  • CEI 11-1: è una norma che si applica agli impianti elettrici in corrente alternata con tensione superiore a 1 kV e ai relativi impianti di terra;
  • CEI 64-8: è la nonna che riguarda gli impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale fino a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua e contiene le prescrizioni per il progetto, la realizzazione e la verifica dei relativi impianti di terra.
Nell'ambito degli impianti utilizzatori in bassa tensione, nei casi di impianti posti in ambienti particolari non compresi nella 64-8, le prescrizioni di tale norma vanno integrate con quelle contenute nelle norme specifiche di tali luoghi.
A volte vi sono discordanze tra le prescrizioni del DPR 547/1955 e quelle delle norme CEI; sentenze della magistratura hanno stabilito che
chi realizza un impianto secondo le norme CEI, pur se in contrasto con il DPR 547/1955, non incorre nelle sanzioni previste dal decreto suddetto.
Nel corso del paragrafo verranno evidenziate alcune differenze tra quanto previsto dalle norme CEI e dal DPR 547/1955.
L'art. 271 del DPR 547/1955 prescrive che devono essere collegate a terra le parti metalliche degli impianti ad alta tensione soggette a contatto con
le persone e che potrebbero trovarsi sotto tensione per difetto di isolamento o altre cause. Per gli impianti di bassa tensione il collegamento a
terra deve essere fatto per quelli con tensione superiore a 25 V verso terra in corrente alternata e 50 V verso terra in corrente continua, situati in
luoghi normalmente bagnati o molto umidi o in prossimità di grandi masse metalliche. Devono inoltre essere collegate a terra le parti metalliche dei ripari di protezione.
[IT1] [EN1]

   22/23   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero