La deformazione plastica di Corrado Pluchino c_pluchino@yahoo.it , Salvatore Metrangolo s.metrangolo@inwind.it

- Materie plastiche -

No title

Descrizione delle materie plastiche [IT][DE] [EN] [FR]

Sono dette materie plastiche quei materiali artificiali con struttura macromolecolare che in determinate condizioni di temperatura e pressione subiscono variazioni permanenti di forma. Si dividono in termoplastici, termoindurenti ed elastomeri. Le gomme, pur avendo chimicamente e tecnologicamente molti punti di contatto con le materie plastiche, non sono normalmente considerate tali.

  • Termoplastiche: [FR] sono dette termoplastiche un gruppo di materie plastiche che acquistano malleabilità, cioè rammolliscono, sotto l'azione del calore. In questa fase possono essere modellate o formate in oggetti finiti e quindi per raffreddamento tornano ad essere rigide. Questo processo, teoricamente, può essere ripetuto più volte in base alle qualità delle diverse materie plastiche.
  • Termoindurenti: [IT] sono un gruppo di materie plastiche che, dopo una fase iniziale di rammollimento dovuta al riscaldamento, induriscono per effetto di reticolazione tridimensionale. Nella fase di rammollimento per effetto combinato di calore e pressione risultano formabili. Se questi materiali vengono riscaldati dopo l'indurimento non ritornano più a rammollire, ma si decompongono carbonizzandosi.
  • Elastomeri: [EN] la loro caratteristica principale è una grande deformabilità ed elasticità. Possono essere sia termoplastici che termoindurenti.

Chimicamente, le materie plastiche sono generalmente il risultato della polimerizzazione di una quantità di molecole base (monomeri) per formare catene anche molto lunghe. Un polimero (dal greco molte parti) è una macromolecola, ovvero una molecola dall'elevato peso molecolare. Si parla di omopolimeri  [EN] se il monomero è unico, copolimeri se il polimero è ottenuto da due o più monomeri diversi, e di leghe polimeriche se il materiale è il risultato della miscelazione di due monomeri che polimerizzano senza combinarsi chimicamente. A tale base polimerica vengono poi aggiunte svariate sostanze (dette "cariche") in funzione dell'applicazione cui la materia plastica è destinata. Tali sostanze possono essere plastificanti, coloranti, antiossidanti, lubrificanti ed altri componenti speciali atti a conferire alla materia plastica finita le desiderate proprietà di lavorabilità, aspetto e resistenza.

Classificazione delle materie plastiche [FR] [DE]

Le materie plastiche vengono classificate in modi differenti e i principali sono:

1)      classificazione storica;

2)      classificazione tecnico economica;

3)      classificazione chimico tecnologica.

La classificazione storica rispecchia lo sviluppo storico delle materie plastiche:

1)      materie plastiche da sostanze naturali;

2)      materie plastiche da condensazione di resine;

3)      prodotti di polimerizzazione.

La classificazione tecnico economica suddivide le materie plastiche in rapporto alla loro collocazione sui mercati, in modo da rendere più agevoli le valutazioni economiche di un settore che si presenta in continua espansione:

1) fibre chimiche; [IT]

2)  gomma sintetica e prodotti in gomma;     [FR]

3)  resine sintetiche.   [DE]

La classificazione chimico - tecnologica è basata sulla differenziazione degli aspetti chimici della materie plastiche, sulle modalità della loro trasformazione e sulle caratteristiche fisico comportamentali dei prodotti ottenuti che rappresentano la base per la trasformazione in manufatti finiti. Secondo questo tipo di classificazione, come detto prima, le materie plastiche vengono suddivise in 3 gruppi principali:

1)  termoplastici;

2) termoindurenti;

3)  elastomeri.

   9/15   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero