La deformazione plastica di Corrado Pluchino c_pluchino@yahoo.it , Salvatore Metrangolo s.metrangolo@inwind.it

- Deformazione a caldo -

Si dice che la lavorazione è a caldo [DE] quando avviene al di sopra della temperatura di ricristallizzazione [IT].

Ad alta temperatura le dislocazioni, bloccate nel loro movimento provocato da una deformazione plastica, possono muoversi con più facilità e interessare rapidamente altri piani atomici. Il materiale così deformato a caldo ha una densità molto bassa di dislocazioni, e pertanto subisce minor incrudimento di uno lavorato a freddo, mostrando inoltre un minor valore del carico di snervamento e una maggior duttilità.

In molti materiali avviene una restaurazione dinamica durante la deformazione stessa, con il risultato di abbassare le forze necessarie alla deformazione e di aumentare la duttilità. Infatti si ha contemporaneità tra addolcimento, causato dalla restaurazione e dalla propagazione delle dislocazioni, e incrudimento durante la deformazione stessa. Il meccanismo dominante tra i due dipende dalla temperatura, dalla velocità di deformazione e dalla grana cristallina. In particolare tende a prevalere l’effetto di addolcimento quando la velocità di deformazione è bassa e i moti di diffusione atomici sono favoriti.

La ricristallizzazione può comunque avvenire durante le fasi successive del processo. Per esempio, durante i passaggi successivi di un lingotto fuso nel laminatoio, talvolta con riscaldamenti intermedi, si ha una ricristallizzazione che genera una struttura fine e uniforme che migliora le caratteristiche meccaniche.

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Edurete.org Roberto Trinchero