La Malaria di Nadia Campofiorito, Battaglia Francesca (frabattaglia@tim.it), Deplano Carla (carla.deplano@googlemail.com)

Terapia

I farmaci antimalarici disponibili sono limitati: alcuni sono di origine naturale, come il classico chinino [S1](derivato dalla corteccia dell'albero della china) o l'artemisina (estratta dall’Artemisia annua, una pianta di origine orientale), altri sono di sintesi (per lo più 4-aminochinolinici, antifolici, antifolinici, ecc.)[E1][E2][I1].

 I farmaci più utilizzati e che determinano i migliori risultati sono[S1][F1][F2][I1][I2]:

  • attivi sui merozoiti ed in genere sulle forme presenti nel ciclo endoeritrocitario (clorochina, chinina, pirimetamina);
  • attivi sulle forme della fase esoeritrocitaria (proguanil, primachina, meflochina, sulfamidici associati ad uno dei precedenti farmaci);
  • gametocidi,cioè sterilizzanti i gameti (primachina, pirimatamina).

E’ in fase di studio l’allestimento di un vaccino attivo nei confronti del P.falciparum; le ricerche sono rivolte all’impiego di antigeni provenienti da forme diverse del plasmodio, in particolare dagli sporozoiti[E1][E2][I1].

La ricerca di nuovi strumenti contro la malaria dovrebbe contare sulla creatività dei migliori scienziati per sviluppare progetti di base e sostenere programmi per la messa a punto di nuovi medicinali e vaccini[F1][F2] [S1].

Aggiungendo alle zanzariere impregnate un vaccino multistadio più un trattamento antiparassitario somministrabile in dose unica e con un effetto gametocitocida, si potrebbe trasformare il sogno dell’eradicazione della malaria in realtà.

   8/20   

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Edurete.org Roberto Trinchero