Autori e autrici del Romanticismo europeo di Laura Bogiatto (laurabogiatto@alice.it) ,Daniela Arduino (arduino.daniela@libero.it), Barbara Morelli (shitzy@alice.it),Susanna Jaffei (jaffs@hotmail.it)

MANZONI:la conversione e gli Inni sacri

Sul ritorno alla fede cattolica Manzoni mantenne sempre uno stretto riserbo, risulta quindi difficile ricostruirne le fasi interiori. Dovette essere determinante l’influsso della moglie Enrichetta Blondel, che a Parigi si convertì dal calvinismo al cattolicesimo. A Parigi Manzoni conobbe anche Claude Fauriel, un intellettuale appartenente al gruppo degli “ideologi” che rimase suo corrispondente per tutta la vita [F11]. Le posizioni liberali e il rigore morale degli “ideologi” esercitarono un influsso determinante nella formazione delle idee filosofiche, politiche, morali e letterarie del poeta. Quando egli, nel 1810, lasciò Parigi per tornare definitivamente a Milano, un profondo rinnovamento si era compiuto nella sua visione della realtà, che era ormai integralmente ispirata al cattolicesimo. Il rinnovamento coinvolse anche l’attività intellettuale e letteraria: Manzoni abbandonò la poesia classicheggiante per dedicarsi alla stesura di una serie di opere di carattere religioso, tra cui gli Inni sacri. [I13]
Manzoni aveva progettato di scrivere dodici inni dedicati alle principali festività liturgiche della Chiesa cattolica, cioè a quei momenti in cui la comunità dei credenti celebra con la preghiera i momenti fondamentali della storia di Cristo. La serie però non fu completata: fra il 1812 e il 1815 furono scritti i primi quattro: La Risurrezione, Il nome di Maria, Il Natale, La Passione. Dal 1817 al 1822 il poeta ne rielaborò e completò un quinto, La Pentecoste. Nel 1847 compose solo un lungo frammento di un sesto inno, Ognissanti.

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Edurete.org Roberto Trinchero