L'intolleranza razziale antiebraica di Giovanni Lauretta (giovanni.lauretta@fastwebnet.it), Fulvia Dellavalle (fulvia_dellavalle@yahoo.it), Daniela De Luca (dana.dl@libero.it), Maria De Luca (deindeit@yahoo.it)

La razza ariana e lo spazio vitale

Hitler, forte delle teorie sul razzismo biologico, era convinto che esistesse una razza superiore a tutte le altre, la razza ariana. [ES1] [ES2] A questa razza sarebbero appartenuti i Tedeschi.

Tutta la storia, dice Hitler [ES1] nel suo libro "Mein Kampf" [IT1] [EN1] [EN2] [EN3] (1925), è solo espressione dell'eterna lotta tra le razze per la supremazia. La guerra è l'espressione naturale e necessaria di questa lotta in cui il vincitore, cioè la razza più forte, ha il diritto di dominare. [ES1]

Secondo il dittatore, il popolo tedesco si trovava in una situazione debole perché nei secoli si era mescolato con razze inferiori.

A suo giudizio, i principali responsabili di questo erano gli ebrei che accusava come responsabili della diffusione dell’immoralità, degli ideali democratici, del comunismo e del capitalismo.

Sosteneva inoltre che i Tedeschi dovessero recuperare il loro sangue puro, isolando gli Ebrei e impedendo che potessero riprodursi gli omosessuali, i malati di mente e coloro che erano affetti da gravi malformazioni fisiche.

Citando dal Mein Kampf: -" […]Questa meravigliosa facoltà di creare è donata precisamente all’Ario, sia ch’egli la porti con sé sonnecchiando o sia che la desti alla vita secondo che le circostanze favorevoli glielo permettono o una matrigna Natura glielo vieta[…] -[…] Lo scopo supremo dello Stato nazionale è quello di conservare quei primordiali elementi di razza che, quali donatori di civiltà, creano la bellezza e la dignità di un’umanità superiore"[…].

L'unico scopo dello Stato è, quindi, mantenere sana e pura la razza e creare le condizioni migliori per la lotta per la supremazia, cioè per la guerra. E la guerra è l'unica cosa che può dare un senso più nobile all'esistenza di un popolo. Di tutte le razze quella cosiddetta "ariana" o "nordica" è, secondo Hitler, la più creativa e valorosa, in fondo l'unica a cui spetta il diritto di ricostruire la grandezza della loro nazione e di dominare il mondo.

Dopo le umiliazioni della prima guerra mondiale, gli ariani dovevano finalmente realizzare il loro "compito storico", il dominio sulle razze inferiori. A farne le spese sarebbe stata in primo luogo la razza slava (i Russi), che sottraeva ai Tedeschi l’indispensabile "spazio vitale". [IT1] [ES1] [ES2] [EN1] [EN2] [EN3] [EN4] [FR1]

In realtà lo spazio vitale costituiva un programma di si conquista e di dominio, attraverso i quali, la Grande Germania potesse riunire al suo interno tutti i gruppi di lingua e di tradizioni tedesche sparsi per l’Europa e per questo riteneva che dovesse espandersi verso est, impadronendosi dei territori degli slavi reputati inferiri.

Ma se gli Slavi dovevano diventare gli schiavi degli Ariani, gli Ebrei dovevano addirittura essere annientati. Secondo Hitler, infatti, essi erano responsabili di tutto il male del mondo: del comunismo, perché molte personalità comuniste, come Marx e Trotzkij, erano ebree; e del capitalismo, perché Ebrei erano molti importanti banchieri.

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