Miti e leggende di Luca La Grotta (lucalagrotta@infinito.it), Matteo Leonardi (aleonardim@tiscalinet.it), Cristina Merchiori (severnaja@libero.it), Elisa Rossi (elisaros2006@libero.it), Claudia Scaglia (siscla@libero.it).

MITOLOGIA CLASSICA: I MITI DI EROI

Non di soli dei e uomini è popolata la mitologia classica: la fervida fantasia degli antichi seppe creare anche una moltitudine di creature intermedie, tra le quali figurano gli eroi [E1] [F1] .
Essi erano dotati di forza eccezionale, di doti di prestanza fisica e di coraggio non comuni che li distinguevano dal resto dell'umanità, ma, come ogni altro uomo, non erano in grado di sottrarsi alla morte.
Generalmente, erano frutto dell'unione di un essere umano con uno degli dei dell'Olimpo, del quale avevano ereditato la forza, ma non la natura divina, che lasciava il suo posto all'umana vulnerabilità di fronte alle insidie del mondo.

Un aspetto importante va chiarito da subito e tenuto presente ogni qualvolta ci si accinga allo studio di questo tipo di mito: il termine eroe designa spesso, nell'uso corrente, un uomo qualunque dimostratosi capace di azioni fuori dal comune, dando prova di particolare coraggio o abnegazione. L'eroismo, per noi moderni, è quindi virtù molto spesso morale, che poco ha a che vedere con le doti fisiche di chi la possiede.
Non è così nel mondo classico: l'eroe non è, in questo caso, un uomo comune: egli si innalza al di sopra di tutti gli umani e dimostra la sua superiorità soprattutto (ma non sempre esclusivamente) sul piano della forza fisica. [E1]
Si potrebbe affermare che, ammettendo che vi siano figure per certi versi paragonabili a quelle degli eroi della mitologia greco-romana nel nostro immaginario collettivo contemporaneo, esse vadano ricercate in prodotti dichiaratamente commerciali e spesso orientati alla pura evasione, come alcuni generi di fumetto, di cinema o di telefilm, popolati da super-eroi, che fanno di particolari doti fisiche e dei poteri più singolari ed inverosimili la loro sigla distintiva.

I miti di eroi, oltre che assai numerosi, si caratterizzano per il fatto di inserirsi, nella maggior parte dei casi, in cicli di ampio respiro, all'interno dei quali si intrecciano le vicende di più personaggi, spesso collocate su piani temporali differenti, ma tutte accomunate dalla figura di un solo protagonista (come avviene per l'insieme di leggende che ruotano attorno a Ercole, di cui si parlerà in modo più ampio oltre), oppure incentrate su di un'unica impresa fondamentale, alla quale si sommano una serie di peripezie che devono essere superate per giungere alla conclusione (si veda, in questo caso, il mito di Giasone e degli Argonauti, anch'esso approfondito oltre).
A quest'ultima categoria potrebbero essere assimilati anche le articolate avventure che ruotano attorno alla guerra di Troia [I1] [S1] [E1] , con il loro antefatto, tutto proiettato nel mondo degli dei dell'Olimpo, e con i loro vasti e significativi sviluppi, narrati, da un lato, dall'Odissea [E1] [E2] [F1] di Omero e, dall'altro, dall'Eneide [E1] [F1] del latino Virgilio.

Una classificazione decisamente schematica, ma particolarmente funzionale dal punto di vista didattico, potrebbe essere impostata sull'elementare divisione tra i cicli mitologici che narrano vicende eroiche individuali (come quelli di Perseo, Bellerofonte e Teseo), in cui il filo conduttore è dato dalla figura stessa del protagonista, e quelli che trattano imprese collettive (come il mito degli Argonauti e l'intero ciclo troiano).
Va da sé che tale distinzione, semplificativa per sua natura, va intesa in una prospettiva d'indispensabile elasticità: è frequente che il protagonista di un mito individuale prenda parte a gesta eroiche che coinvolgono più personaggi, così come spesso accade che in una vicenda collettiva emergano in modo evidente le storie di singole individualità, che diventano talvolta più note del resto.

Va inoltre ricordato che talvolta i singoli personaggi mantengono un legame particolarmente forte con un determinato territorio, generalemente, per quanto concerne la mitologia classica, la regione della Grecia [I1] [E1] della quale era originario il protagonista, che assume per certi versi il ruolo di "eroe locale". Ad esempio, è questo il caso di Bellerofonte e del suo stretto rapporto con la città di Corinto.

Altro aspetto da tenere presente è la relativa recenziorità dei miti eroici rispetto ai miti teogonici (che cercano di spiegare la nascita degli dei) o a quelli cosmogonici (che cercano di spiegare la nascita del mondo). Da questo punto di vista, essi raffigurano una fase successiva del cammino culturale dell'uomo: così l'eroe che vince con le sue inesauribili energie le forze della natura diventa metafora di un'umanità che ha imparato ad intervenire sul mondo che la circonda nella quotidiana lotta per raggiungere condizioni di vita più sopportabili. In questo modo, Perseo che vince Medusa si affianca all'uomo che combatte e doma le fiere che fino ad allora hanno regnato incontrastate nelle selve, strappando loro terreno prezioso per la sua sopravvivenza.

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