La prevenzione HIV di Manuela Letizia

I vaccini Anti-HIV in studio

I vaccini che attualmente si stanno studiando per impedire l’infezione da HIV e AIDS, sono [E1] [E2] [Es1]:

  • dell’ ”unità secondaria”: conosciuti come “vaccini componenti”, contengono proteine e peptidi dell’HIV, non il virus intero. I componenti non sono raccolti dal virus ma creati in laboratorio usando tecniche di ingegneria genetica. La maggior parte di questi vaccini, basati sulle forme di laboratorio, sono fatte da proteine della busta virale, che ricoprono la parte esterna del virus (es. gp120, gp140, gp160) e devono spingere il corpo a produrre una risposta immunitaria Anti-HIV. Altro tipo di vaccino, dell’unità secondaria, è quello della particella “Pseudovirion” o “VLP” (come-virus) che è costituito dal virus HIV non contagioso (in quanto formato da una o più, ma non tutte, proteine del virus);

  • del “peptide”, fatto da parti molto piccole delle proteine prese dal virus HIV;

  • del “vettore ricombinante”, basato su microrganismi come virus e batteri che non causano malattie negli esseri umani o che sono stati indeboliti per non indurre malattie. Tali virus e batteri vengono usati come vettori o elementi portanti per trasportare i geni inoffensivi dell’HIV nelle cellule del corpo (il quale in questo modo può produrre proteine dai geni dell’HIV e stimolare una risposta immunitaria Anti-HIV). Alcuni dei vettori virali studiati per vaccini contro l’HIV includono Alvac (virus del canarypox), Mva (variante del cowpox) e Adv5 (adenovirus 5); si sta studiando anche una versione del batterio della salmonella;

  • del “DNA”, introducono nel corpo le copie fatte in laboratorio di un piccolo numero di geni dell’HIV che sono inseriti nei plasmidi denominati DNA. Diversamente dai vaccini di vettore ricombinante, questi non contano su un vettore virale o batterico; il DNA “nudo”, che contiene i geni del virus, viene iniettato nel corpo e preso dalle cellule che lo usano per produrre proteine molto simili a quelle dell’HIV reale che innescano così la risposta immunitaria;

  • della “combinazione di vaccini”, detta anche “Strategia Principale-Amplifichi”, è un metodo di vaccinazione nella quale la gestione di un tipo di vaccino (vaccino di vettore ricombinante) viene seguita da un secondo tipo di vaccino (vaccino dell’unità secondaria). L’obiettivo è quello di stimolare i generi differenti di risposte immunitarie e di aumentare la risposta immunitaria generale del corpo.

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Edurete.org Roberto Trinchero