Traumatologia e riabilitazione. La scoliosi di Emanuela Mercuri

-ALTERAZIONI STRUTTURALI E FUNZIONALI-

Anche se non é ancora ben definito il meccanismo che le produce, a ogni deviazione (curva) del rachide sul piano frontale, si associa sempre una più o meno marcata rotazione dei corpi vertebrali sul proprio asse longitudinale. [I 1] [I 2] [I 3] [I 4] [I 5] [I 6] [ES 1] [ES 2] [F 1] [E 1] [E 2]

La rotazione dei corpi vertebrali é un elemento caratteristico della scoliosi strutturale ed é proporzionale al grado della curvatura. [I 1] [E 1] Con il termine “rotazione”, si intende il movimento del singolo corpo vertebrale sul proprio asse. Mentre con il termine “torsione”, si intende il movimento assiale di più vertebre quando alcune di esse girano in senso contrari dalle altre o quando girano ad una sola estremità.

E’ stato constatato che:

- le scoliosi di modico grado sono contraddistinte dalla deviazione laterale senza torsione o con torsione di grado minimo; sono il linea di massima correggibili.

- le scoliosi caratterizzate dalla torsione sono in genere rigide, progressive, difficili da ridurre; la torsione é tanto maggiore quanto più accentuata é la curva.

Nella flessione laterale del rachide osserviamo:

- i corpi ruotano sempre verso la convessità ed in misura maggiore quando più si avvicinano all’apice della curva.

- le apofisi spinose ruotano verso la concavità, anche loro in misura maggiore quanto più si avvicinano all’apice della curva.

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Edurete.org Roberto Trinchero