Competenze comunicative e apprendimento linguistico di Daniela Fiorio, Annamaria Nigro

Fonetica e fonologia

L’apparato fonatorio umano è in grado di produrre una gran quantità di suoni di cui solo una piccola parte “funziona” linguisticamente, viene cioè usata, nelle diverse lingue, per formare le parole.

La fonetica è la disciplina che si occupa della produzione (fonetica articolatoria), propagazione (fonetica acustica) e ricezione (fonetica uditiva) di un suono. Nella classificazione di quest’ultimo si fa riferimento essenzialmente a tre aspetti:

1)    modo di articolazione (modalità in cui vengono posizionati labbra, lingua e velo palatino per produrre un determinato suono);

2)    punto di articolazione (luogo in cui viene modificato il flusso d’aria usato per produrre un suono);

3)    sonorità (la vibrazione – suono sonoro – o meno – suono sordo – delle corde vocali).

Sulla base dei parametri appena descritti i suoni possono essere suddivisi in:

  • vocali (1);

  • consonanti (2);

  • semiconsonanti (3).

 

Nel mondo ciascuna lingua non utilizza tutti i suoni che l’apparato fonatorio umano è in grado di produrre, ma ne seleziona solo alcuni che vengono usati in combinazione per formare sillabe(4) e parole (5).

Mentre, come spiegato in precedenza, le caratteristiche “fisiche” dei suoni vengono studiate dalla fonetica, gli aspetti inerenti alla funzione dei suoni all’interno di una lingua sono analizzati dalla fonologia, termine che deriva dal greco phoné (suono) e lògos (studio).

Il fonema costituisce l’elemento base di questa disciplina. Si può chiamare fonema un suono che, all’interno di una lingua, contribuisce a differenziare dei significati. In italiano, ad esempio, i suoni [p] [t] nella coppia carpa/ carta vengono identificati come fonemi proprio perché l’uso dell’uno o dell’altro provoca il cambiamento di significato del termine (6). I diversi fonemi vengono rappresentati concretamente da una sequenza di segni grafici chiamati grafemi.

La fonologia [I1] [I2] [F1] [F2] [F3] [E1] [E2] [ES] cerca di indagare:

  • quali siano i fonemi di una determinata lingua (7);

  • come i suoni si combinino tra di loro (8);

  • quali cambiamenti subiscano i suoni se inseriti all’interno di una combinazione (9).

 

L’ambito di studi di questa disciplina comprende inoltre fenomeni, chiamati sovrasegmentali, quali:

  •  l’accento (cioè la maggiore o minore intensità con cui è realizzata una sillaba);

  •  l’intonazione (l’effetto di tipo melodico derivato dal succedersi di picchi e avvallamenti nell’altezza dei suoni pronunciati);

  •  il tono

 


Note

1)    Durante l’emissione di questo tipo di suono l’aria non incontra ostacoli nel fuoriuscire dalla cavità orale.

2)    Nel produrre questo tipo di suono l’aria può essere bloccata per un momento o essere costretta a passare per una fessura molto stretta. I diversi tipi di consonante sono caratterizzati da modi e punti di articolazione differenti. Le vocali sono normalmente sonore, mentre le consonanti possono essere sia sorde che sonore.

3)    Le semiconsonanti presentano alcune caratteristiche proprie delle vocali e altre proprie delle consonanti.

4)    Vengono chiamati sillaba un fonema o insieme di fonemi pronunciati in un’unica emissione di voce. Ogni sillaba deve contenere almeno una vocale.

5)    L’italiano, ad esempio, ha selezionato circa una trentina di suoni da usare nella composizione delle parole.

6)    Per decidere se due suoni possono essere considerati fonemi di una determinata lingua si può ricorrere alle regole proposte dal linguista Trubeckoj nel 1939.

7)    Cerca cioè di scoprire se, in una determinata lingua, ad una differenza di suono, corrisponda anche una differenza di significato.

8)    In ciascuna lingua, infatti, alcune combinazioni di suoni sono ammesse e altre no. Ad esempio, in italiano, possiamo usare, all’inizio di una parola, la combinazione “sta”, ma non quella “tsa”.

9)    Questi cambiamenti sono espressi dalle regole fonologiche che si presentano, di solito, con una struttura di tipo “A diventa B nel contesto C”.

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Edurete.org Roberto Trinchero