LAban Notation o Cinetographie Laban di Michelle Di Giusto e Roberta Ravicchio

Esempi di esercizi

La sezione è divisa in due parti: la prima descrive 2 esempi per avvicinarsi al metodo base di lavoro Laban (non richiede una competenza di danzatore e può esulare un contesto strettamente fisico); la seconda presenta alcuni esercizi di partitura in cui si applica il metodo Laban a un livello più avanzato e specifico per chi si concentra sul movimento (focalizzandosi sulla parte fisica e sulla sua riscrittura teorica).

PARTE I

La prima sezione è dedicata a chi vuole iniziare a cimentarsi con il metodo Laban. Gli esercizi proposti sono accessibili a qualsiasi persona che si voglia approcciare al metodo, dai danzatori ancora digiuni di Laban Notation agli attori che, approcciandosi a questo tipo di studio del movimento, sono consapevoli della necessità dello studio del movimento da ogni punto di vista. Infine ai bambini, agli adolescenti o alle persone con diversi tipi di disagio che, attraverso la guida di un istruttore, possono avvicinarsi ed esprimersi con l'approccio Laban. In questa prima sezione è fondamentale che gli esercizi svolti siano coordinati e moderati da un insegnate (a cui questa parte è dedicata). Per maggiori approfondimenti si legga l'intervista all'insegnante Barbara Adrian

Gli obiettivi trasversali di ogni esercizio sono di costruire e o rinforzare:

  1. La relazione con gli altri, gli oggetti, lo spazio e se stessi
  2. La consapevolezza del proprio corpo nel tempo: controllo del corpo (forza di gravità, resistenza), qualità (sforzo) di respirazione, ritmo, tensione-rilassamento.
  3. La consapevolezza del proprio corpo nello spazio: livelli, forme, dimensioni.
  4. La consapevolezza di se stessi e del proprio corpo: parti del corpo, limiti del corpo, lateralità (asimmetria e simmetria), equilibrio.

Raccomandazione sull'ambiente di lavoro
Al fine di lavorare bene creando una dinamica proattiva di gruppo o individuale si consiglia di incominciare a lavorare in uno spazio piccolo. Prima che gli esercizi inizino, si invitano i partecipanti a familiarizzare con l'ambiente in cui lavoreranno. Una palestra o una sala grande possono mettere il gruppo a disagio. Se questo dovesse essere l'unico spazio disponibile , si provi a limitarlo con delle panche, tavoli e tappetini. E' necessario che l'ambiente sia poco arredato e il pavimento sia sempre pulito. Alcune persone con un handicap fisico, anziane o con problemi mentali possono tenere le sedie come base d'appoggio durante l'incontro, soprattutto all'inizio. All'inizio della sessione invitate i partecipanti a togliersi le scarpe e i calzini e suggerite di indossare abiti comodi o la tuta da ginnastica.

Esempio 1

Esempio di esercizio introduttivo per danzatori (che sia approcciano per la prima volta metodo Laban) e per attori

Tipologia: Scena di carattere emozionale

Obiettivo: in questo tipo di esercizio l'obiettivo è di rendere consapevole l'utente dell'influenza dello sforzo sul movimento e quindi del risultato che si raggiunge se si modifica, a seconda dell'obbiettivo rappresentativo, il movimento attraverso il dosaggio dello sforzo.

Durata: varia a seconda dell'andamento della risposta dell'utente, tuttavia si consiglia di non superare i 10" per persona.

Il materiale: non presente

Procedimento: viene chiesto all'utente di eseguire una scena di carattere emozionale, come innamorarsi, litigare, osservare una situazione divertente, confrontarsi con dolore, sofferenza o solitudine, esprimere entusiasmo, ubriacarsi, addormentarsi. Dopo la spiegazione l'utente è invitato ad alzarsi ed eseguire le scene una dopo l'altra, e ripeterle finché non si sente che i movimenti vengono con facilità; si invita l'utente a non scegliere movimenti troppo semplici. Dopo l'esecuzione continua delle differenti scene si chiede all'utente di focalizzarsi su ogni singola azione rappresentata prendendo come punto di vista lo sforzo che si utilizza. In questo modo l'utente scopre che la rabbia, il dolore, la gioia, l'entusiasmo, o l'abbandono possono essere espressi con ritmi completamente diversi. Raggiunta tale consapevolezza si chiede infine all'utente di descrivere scena per scena il tipo di sforzo e il ritmo necessario per realizzare uno o l'altro movimento. Infine si chiede allo studente di rifare la stessa sequenza di scene alla luce di ciò che si è analizzato.

Valutazione: la valutazione è data dal livello di consapevolezza che dimostra il discente e quindi la sua capacità di usare lo sforzo correttamente, riproducendo una sequenza più autentica possibile.

Metodi Valutativi: si propone una scala di valori da 1 a 5 dove 1 rappresenta un livello di riproduzione non autentico e 5 il massimo livello di autenticità

Esempio 2

Esempio di esercizio per danzatori , attori e utenze con disagi (già avvezzi a questo tipo di approccio)

Questo esercizio è pensato per un lavoro di gruppo.

Obiettivi generali: acquisire sicurezza del proprio corpo, offrire un'esperienza complementare allo psiocodramma, rinforzare i livelli di creatività, aumentare la consapevolezza di sé nel movimento e all'interno del gruppo

Durata: è di 50 minuti

Il materiale: musicassette, tamburo

Riscaldamento:

  1. In cerchio, fate degli esercizi allungando i muscoli in avanti e lateralmente; stendete e piegate le ginocchia; torcete il busto e alzatevi e abbassatevi con tutto il corpo. Ciascun esercizio viene ripetuto quattro volte a tempo di una musica scelta da qualcuno del gruppo.
  2. A coppie, si fa un gesto della mano per esprimere come ci si sente oggi, poi si ripete il gesto dicendo il proprio nome.
  3. In cerchio, a turno, ciascuno ripete il proprio nome e il gesto per tre volte.
  4. L'operatore crea un movimento di gruppo usando come base i gesti fatti dai partecipanti, esagerandoli e poi ripetendoli in rapida successione con un certo ritmo. Il gruppo imita l'operatore.

Introduzione al tema: Ciascuno al proprio posto deve concentrarsi in modo da essere fisicamente il più rigido e chiuso possibile su se stesso. Gli assistenti cercheranno di smuovere i ragazzi. Poi ci si deve rilassare e cercare di percepire le sensazioni esterne e le loro differenze. Quindi ci si alza in piedi e si cammina nella stanza con andatura normale, ora rigidi e ora sciolti. Cosa si prova? Discutete a coppie di come vi siete sentiti durante questo esercizio e fino a che punto siete riusciti a concentrarvi.

Sviluppo del tema:

  1. A coppie, si fa l'esercizio di "scolpire" il proprio compagno in un suo tipico atteggiamento; che tipo di posizione è? "scolpite" il compagno nell'atteggiamento opposto e sperimentate la parola che lo descrive meglio. Girate per la stanza e osservate le posizioni degli altri per trenta secondi. Ritornate dal vostro compagno per due minuti e raccontategli le vostre sensazioni. Poi scambiatevi i ruoli.
  2. Con un altro compagno, sedetevi schiena contro schiena, con le ginocchia piegate e le mani appoggiate sul pavimento e cercate di spingere il compagno. L'operatore batte sul tamburo per un breve tempo e quando il suono smette tutti si fermano e restano immobili. Adesso fate un esercizio con un altro compagno: questa volta uno spinge, e l'altro riceve la spinta e guida la direzione del movimento. Al colpo di tamburo si cambia. Discutete come sono state le due diverse azioni. Cosa preferite? I ragazzi battono il tamburo a turno.
  3. L'operatore chiede ai membri del gruppo: "Scegliete una persona che in questo momento vi sembra l'opposto di come siete voi e spiegate in che cosa è diversa da voi. Cercate di descrivere come quella persona si siede / si alza / si muove nel gruppo. Se non trovate un opposto, potete descrivere il vostro stesso atteggiamento". L'operatore può fornire feedback in questo esercizio e controllare che non si superino i tre minuti di tempo.

Raffreddamento:

  1. L'operatore domanda dei commenti su quale esercizio è sembrato difficile e quale invece facile. Può inoltre chiedere ai ragazzi quali particolari comportamenti hanno notato quel giorno in se stessi e negli altri.
  2. Riposizionatevi nella forma in cui il vostro compagno vi aveva scolpito all'inizio e muovetevi per la stanza, ora in questa posizione, ora nella vostra solita postura.
  3. Chiudete gli occhi e respirate, cercando di percepire i rumori fuori dalla stanza, poi quelli dentro la stanza, poi quelli del vostro respiro. Lentamente, seguendo il ritmo del respiro, aprite gli occhi.

Valutazione: In itinere nell'esecuzione dell'esercizio (scala da 1 a 5 per la precisione e mantenimento dei movimenti, 1 il minimo 5 il massimo), feedback orale in cui lo studente descrive accuratamente le differenze della postura richiesta e della postura propria naturale.

*Gli esercizi sono stai tratti e adattati alle esigenze di questo percorso didattico dai libri:Rudolf Laban "L'arte del movimento", Ephemeria e da Helene Payne, Danzaterapia e movimento creativo,Erickson.

PARTE II

La seconda parte della sezione si focalizza sugli esercizi di partitura, evidenziando un approccio tecnicistico del metodo. Nel percorso didattico questa tipologia di esercizio è già stata presentata, precisamente nella casella esempi di partitura. Alcuni esercizi sul movimento inoltre sono presenti nella sezione I 4 fattori principali.

A scopo rappresentativo di seguito suggerisco 3 link in cui l'utente si può autovalutare sulla comprensione delle varie parti della partitura. [F1] [F2] [F3]

Per facilitare la trascrizione nella partitura Laban sono stati creati dei software che aiutano notevolmente il processo [E1] [E2] .

AUTOVALUTAZIONE

Dopo aver eseguito gli esercizi l'utente può auto valutarsi compilando questo breve questionario Identificando nella scala di valori da 1 a 5 la sua performance (1 identifica un ottimo risultato e 5 un risultato che necessita un ripensamento sull'operato)

  1. Sono riuscito a sperimentare la differenza della qualità di movimento?(1 2 3 4 5)
  2. Sono riuscito a lavorare in gruppo (1 2 3 4 5)
  3. Sono riuscito a reallizare il movimento richiesto (1 2 3 4 5)
  4. Sono riuscito a decodificare gli elementi della partitura?

   11/11   

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Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero