Aspetti di civiltà latina nell'opera del poeta Marziale di Cristina Venturino

EPIGRAMMA III, 26, IL RICCO SPILORCIO: LA RICCHEZZA; IL VINO

Il protagonista del componimento che segue (il 26° del 3° libro), Candido, incarna il tipo del ricco spilorcio, che si rifiuta di condividere con altri i suoi averi. Egli possiede ingenti ricchezze [E1] (da notare la ripetizione del verbo habeo, "ho", "possiedo"): poderi, denaro, vasi preziosi, vini pregiati; possiede inoltre intelligenza e ingegno, ma sono beni e qualità che tiene tutti per sé (solus, "da solo"), senza spartirli con altri, neppure con gli amici, come sottolinea lo stesso Marziale in un altro componimento (il 43° del 2° libro), dove troviamo Candido che proclama una del tutto menzognera "comunanza tra amici", in quanto in realtà egli non dà alcunché, delle proprie ricchezze, al suo vecchio e fedele compagno (appunto il nostro poeta). Ma, ironia della sorte, ecco che il ricco spilorcio, che si gode tutto da solo, si ritrova a spartire la moglie con tutti, come sottolinea Marziale attraverso il fulmen in clausula.

Praedia solus habes et solus, Candide, nummos, / aurea solus habes, murrina solus habes, / Massica solus habes et Opimi Caecuba solus, / et cor solus habes, solus et ingenium. / Omnia solus habes: nec me puta velle negare; / uxorem sed habes, Candide, cum populo. Possiedi da solo i poderi e da solo, Candido, il denaro, possiedi da solo i vasi d’oro, possiedi da solo i vasi di murra, possiedi da solo i vini del Massico e da solo i vini di Cecubo dell’anno di Opimio, possiedi da solo l’intelligenza, da solo anche l’ingegno. Possiedi tutto da solo: non pensare che io voglia negarlo; ma tua moglie, Candido, la possiedi in comune con tutti. [F1]

Murrina: sono i "vasi di murra", un minerale molto pregiato – secondo le ricerche più recenti, lo spato fluore – con cui si fabbricavano appunto vasi preziosi.

Massica … Opimi Cecuba: i "vini del Massico" e i "vini di Cecubo dell’anno di Opimio"; rari e pregiati, i primi erano così chiamati dal monte fra il Lazio e la Campania in cui venivano prodotti, mentre i secondi prendevano il nome dal territorio del Lazio meridionale chiamato appunto Cecubo, mentre il console Lucio Opimio viene ricordato perché, durante il suo consolato, nel 121 a.C., il raccolto dell’uva fu straordinariamente abbondante, tanto che rimase proverbiale. Altri vini [I1] [E1] pregiati erano il falerno (dal territorio di Falerno, in Campania), il setino (dalla zona di Sezze, su un'altura presso le paludi Pontine, nel Lazio) e l'albano (dal monte omonimo, sempre nel Lazio). Il vino si beveva mescolato con l' acqua o con il miele ed altre bevande, oltre all'acqua, erano la birra, il latte e l'aceto allungato con l'acqua.

Esercizi

  1. Perché Candido, il protagonista dell'epigramma, viene considerato ricco? I parametri di ricchezza, nel paese in cui vivi, sono simili o differenti? Descrivili. In che cosa consiste, secondo te, la ricchezza, in beni materiali o altro?
  2. Quali erano le bevande consumate dai Romani? Quali bevande consumi tu, solitamente?

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Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero