Il Sistema di Numerazione Binario di Aleck Ferrari (rezeus@excite.it), Michele Guerra, Alberto Mazzucato, Matteo Insabella

3.1.1  - MOSFET

A metà degli anni '80 risale la famiglia CMOS (Complementary Metal Oxide Semiconductor) [E1], basata su transistor unipolari a canale N e P. In essa non esistono elementi passivi resistivi: i componenti sono tutti attivi, diversamente dalla famiglia NMOS, in cui assieme ai transistor compaiono anche elementi passivi. Oggi risulta molto diffusa, si pensi che il 95% dei circuiti digitali è costituito da famiglie MOS e il 75% di questo è rappresentato dal CMOS statico, uno dei suoi tanti componenti.

Le porte logiche di tale famiglia hanno stadi d'uscita realizzati con transistor unipolari che non sono in grado di pilotare elevate correnti, perdendo così in velocità rispetto a quelle TTL basate su transistor bipolari che riescono a pilotare correnti, e quindi carichi, maggiori: a parità di tecnologia, le porte CMOS sono quindi più lente di quelle bipolari nella commutazione dallo stato 0 allo stato 1 e viceversa.

Un'altra particolare famiglia è quella ECL (Emitter Coupled Logic) [E2], fatta da transistor bipolari e basata su una logica ad accoppiamento di emettitore, di cui esistono tuttavia varianti in tecnologia MOS [E3]. Oggi è largamente utilizzata in particolari applicazioni che necessitano di elevate velocità, quali i circuiti di telecomunicazione.

Degne di nota sono anche le famiglie BICMOS (Bipolar CMOS) [E4]. Esse non sono una vera e propria famiglia logica ma un caso particolare di quella CMOS, dotata di stadi di uscita bipolari allo scopo di pilotare carichi consistenti.

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Edurete.org Roberto Trinchero