L'intolleranza razziale antiebraica di Giovanni Lauretta (giovanni.lauretta@fastwebnet.it), Fulvia Dellavalle (fulvia_dellavalle@yahoo.it), Daniela De Luca (dana.dl@libero.it), Maria De Luca (deindeit@yahoo.it)

Mussolini dall'ascesa alla politica antisemitica

Mussolini [ES1] [ES2] [ES3] [EN1] [EN2] [EN3] [EN4] [EN5] [FR1] [IT1] Era figlio di un fabbro socialista dal temperamento e dalle idee focose.

A diciotto anni prese il diploma di maestro elementare e, anche se esercitò per qualche tempo la professione di insegnante, la sua passione era animata dal giornalismo.

Iniziò la sua carriera politica nelle file del Partito socialista e divenne presto uno degli esponenti della corrente rivoluzionaria.

Fu addirittura nominato direttore dell’ Avanti, ma presto fu espulso dal Partito per avere appoggiato la corrente interventista alla Prima Guerra Mondiale, alla quale partecipò , sostenendo una corrente di nazionalismo rivoluzionario.

Nel 1919 Mussolini creò i Fasci di Combattimento che durante il biennio rosso acquistarono importanza rilevante facendosi garanti della restaurazione dell’ordine e della proprietà.

Alla fine del 1921 il movimento fascista si trasformò in Partito Nazionale Fascista.

Nell’estate del 1922 organizzò una Marcia su Roma convinto di poter conquistare facilmente il potere, a questa iniziativa parteciparono ben 50000 Camicie Nere. Il re Vittorio Emanuele III, che poteva reprimere questa iniziativa, decise al contrario di nominare Mussolini primo ministro e quindi capo del governo.

Salito al governo, egli ridusse subito i poteri del Parlamento e istituì il Gran Consiglio del Fascismo che aveva il compito di consigliare l’azione del governo e a capo del quale c’era Mussolini stesso che era anche a guida del Partito nazionale fascista dichiarato istituzione dello Stato.

Quando teneva i suoi discorsi, lo faceva in modo teatrale cosa che affascinava molto i suoi seguaci che aumentavano sempre di più.

Ne 1925 nacquero le leggi fascistissime atte ad abolire le libertà democratiche; venne creato anche un tribunale speciale che aveva il compito di condannare tutti gli oppositori. In poco tempo concentrò nelle sue mani pure il potere legislativo e infatti vennero varate leggi anche contro il favore del Parlamento.

Nel 1929 vi furono nuove elezioni con plebiscito ed abolizione del voto segreto, mentre nel 1939 il parlamento fu sostituito dalla Camera dei Fasci e delle Corporazioni.

Nel 1935 cominciava la campagna coloniale di Etiopia che proclamava impero coloniale nel 1936.

Nel 1938 diede avvio ad una politica antisemita attraverso il Manifesto della razza ariana e la promulgazione delle Leggi razziali che ebbero lo scopo di ridurre e poi di eliminare i diritti di cui godevano gli Ebrei fino ad allora.

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