Genocidio in guerra: la guerra civile in Nigeria e le odierne conseguenze di Ornella Biancotto (ornellabibi@libero.it), Paola Salvetti (salviocci@tiscali.it)

Presentazione del romanzo "Sozaboy"

Il romanzo narra la vicenda di Mene, un ragazzo nigeriano nato e cresciuto, tra personaggi quasi felliniani, anche se “alla maniera africana”, nel villaggio di Dukana, tra l’affetto della madre, le credenze magiche e i luoghi comuni dell’antica tradizione africana, l’amore per il suo gran Dio e la gioia di vivere nella speranza di acquisire, crescendo, anche una discreta posizione sociale ed economica. A lui toccherà scoprire il grande amore e l’orrore della guerra quasi contemporaneamente. Sposerà una bella ragazza di Lagos, ma originaria del suo stesso villaggio, ma vivranno felici per poco, poiché in lui la sete di avventura alla scoperta della vita e il sogno di gloria di un’uniforme da soldato prevarranno. Così, senza sapere, senza neanche immaginare cosa sia davvero la guerra, Mene, divenuto ormai un sozaboy nell’inglese gergale infarcito di cadenze indigene, lascerà madre e moglie per andare a combattere e a scoprire fino in fondo cosa sia la paura, la morte e la tragedia della guerra. Con quello strascico di innocenza perduta che non abbandonerà il suo linguaggio entusiasta, forte e quasi fanciullesco, Mene-Sozaboy racconterà l’atrocità soprattutto della sua guerra, quella civile tra nigeriani e secessionisti del Biafra, e con altrettanta potenza narrerà la fame e la malattia (il Kwashiokor) che uccise come in un incubo assurdo e infinito milioni di persone riducendone i corpi a quelle immagini tristemente famose di pancioni abnormi su corpi scheletrici e capelli scoloriti. Tutto per gridare un no alle guerre e alla povertà.

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Edurete.org Roberto Trinchero