La Malaria di Nadia Campofiorito, Battaglia Francesca (frabattaglia@tim.it), Deplano Carla (carla.deplano@googlemail.com)

Il ciclo vitale

La malaria è una malattia infettiva causata da protozoi del genere Plasmodium [I1][I2][E1]e trasmessa da zanzare del genere Anopheles[I1][F1][S1][S2][S3][E1]. Sono note quasi 200 specie di plasmodi che infettano uccelli, rettili e mammiferi, tra cui i primati. Le specie che parassitano l’uomo sono quattro: P. falciparum [I1][E1], P. vivax [I1][E1], P. ovale [I1][E1] e P. malariae [I1][E1][S1][F1]. Le principali differenze tra le diverse specie sono relative alla velocità del processo moltiplicativo nei globuli rossi, alla patogenicità per l’uomo e alla distribuzione geografica. Ad esempio il Plasmodium falciparum è endemico in Africa tropicale ed è il più pericoloso perchè può essere letale per l'uomo. Esso richiede come ospiti sia l’uomo che la zanzara per completare il suo ciclo sessuale, alcune forme del plasmodio sono infatti specializzate per la sopravvivenza in un essere umano altre per la sopravvivenza in una zanzara.

Il ciclo vitale della malaria è piuttosto complesso[I1] [I2][E1][E2][F1][S1]. L’infezione dell’uomo inizia con la puntura di una zanzara femmina infetta (in quanto si è a sua volta nutrita del sangue di un soggetto malato o di un portatore sano [I1][E1]) appartenente al genere Anopheles che durante il suo pasto di sangue inocula nell’ospite i plasmodi presenti nelle sue ghiandole salivari allo stadio di sporozoiti (forma infettante del plasmodio).

Trasportati dal sangue, gli sporozoiti raggiungono il fegato, nelle cui cellule avviene la prima fase di moltiplicazione (ciclo esoeritrocitario) dei plasmodi per schizogonia (riproduzione asessuata che comporta la divisione del nucleo), con la formazione di migliaia di nuove cellule dette merozoiti. Questi abbandonano il fegato per colonizzare ciascuno un globulo rosso, nel quale ha luogo una seconda fase di moltiplicazione asessuata (ciclo eritrocitario), che corrisponde al periodo sintomatico della malattia. Se lo sviluppo dei parassiti avviene simultaneamente, i merozoiti provocano la distruzione simultanea di migliaia di globuli rossi, causando una stato febbrile, che si ripete periodicamente alla fine di ogni ciclo di sviluppo che può durare 48 ore (malaria terzana) o 72 ore (malaria quartana) a seconda della specie di plasmodio.

La fase sessuata del ciclo biologico del parassita inizia quando alcuni merozoiti si differenziano in cellule presessuate, o gametociti, che restano all’interno del globulo rosso fino a quando una femmina di anofele non li ingerisce durante il suo pasto di sangue. Arrivati allo stomaco della zanzara, i gametociti fuoriescono dai globuli rossi e si differenziano in microgameti maschili e macrogameti femminili. La fusione del macrogamete con un microgamete forma uno zigote che si allunga diventando mobile e prende così contatto con la parete intestinale dell’insetto, dove si impianta. Qui avviene l’ultima fase di moltiplicazione, durante la quale il parassita assume forma di cisti sferoidale e va incontro a una divisione meiotica seguita da una serie di divisioni mitotiche che portano alla produzione di migliaia di sporozoiti (raccolti all’interno di un’oocisti) che, attraversando la parete intestinale, si riversano nella cavità interna dell’anofele. Da qui gli sporozoiti raggiungono vari organi della zanzara, tra cui le ghiandole salivari. La zanzara a questo punto è pronta a infettare l’ospite durante il successivo pasto di sangue.

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