Genocidio in guerra: la guerra civile in Nigeria e le odierne conseguenze di Ornella Biancotto (ornellabibi@libero.it), Paola Salvetti (salviocci@tiscali.it)

La parola chiave: "Genocidio"

PAROLA CHIAVE: GENOCIDIO [I1] [I2] [I3] [I4] [I5] [E1] [E2] [E3] [E4] [E5] [F1] [F2] [F3] [S1] [S2] [S3] [S4]. Dal greco ghénos (razza, stirpe) e dal latino caedo ( uccidere). Termine coniato nel 1944 dal giurista polacco R. Lemkin [I1] [E1] [E2] [F1] [F2] [S1] [S2], a seguito del massacro degli Armeni per mano della Turchia negli anni 1914-15 (all’epoca, Impero Ottomano). Tuttavia, solo dopo i genocidi commessi dai nazisti durante la Shoah il termine specifico è entrato nell’uso comune; precisamente nel 1948, per volere dell’ONU, venne stipulata la Convenzione sui Crimini di Genocidio [I1] [E1] [F1] [S1] , da allora recepito nel diritto internazionale e nel diritto interno di molti Paesi del mondo.

L’insegnante spiegherà che la definizione esatta del termine varia molto e tenterà di rendere chiare ai ragazzi tutte le possibili sfumature del significato. Genocidio indica l’eliminazione fisica, spesso attuata con metodi brutali, di un determinato gruppo di persone, siano esse una popolazione nazionale, un gruppo etnico o una comunità religiosa; è da intendersi come genocidio anche la sottomissione intenzionale di un gruppo umano a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica che culturale, totale o parziale. Per alcuni studiosi, genocidio è sinonimo di pulizia etnica e di etnocidio; per altri, si tratta di un fenomeno diverso, per gradazione. Un fattore considerato fondamentale è l’intenzione genocida, ossia l’esplicito desiderio di distruggere la popolazione vittima “in quanto tale”, spesso assieme alla sua memoria culturale. Non soltanto, quindi, l’intenzione di assicurarsi il controllo di un territorio eliminandone gli abitanti potenzialmente ostili, o di sbarazzarsi di un’ideologia rivale, ma qualcosa di più sottilmente efferato e sadico. Molti stermini di massa attuati nella storia recente, in effetti, non ricadrebbero sotto questa ristretta visione del genocidio, malgrado la loro crudeltà. Il genocidio rimane comunque uno dei peggiori crimini che l’uomo possa commettere, poiché comporta la morte di milioni di persone e la perdita di patrimoni culturali immensi. Viene pertanto definito crimine contro l’umanità dal diritto internazionale. Dovendo preparare il terreno alla spiegazione di una guerra civile, l’insegnante cercherà, subito dopo aver definito il genocidio, di spiegarlo nell’ottica di crimine di guerra, definendo così anche quest’altro concetto; potrà avvalersi, per la spiegazione, del compendio di Diritto Internazionale Umanitario promulgato dal CICR.

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