Narcomafie (Emisfero Nord - Emisfero Sud del mondo) di Luigi Ampola (luigamp@libero.it), Angelo Giorgio(a.giorgio@reply.it), Paola Molino (molarina@hotmail.com), Claudia Olivero(claudia.olivero@email.it)

Introduzione

Questo progetto didattico ha lo scopo di mettere in luce i molteplici aspetti che concorrono alla diffusione della Mafia e delle organizzazioni criminali che traggono profitto dal commercio di stupefacenti nel mondo.
Si riscontra la necessità di evidenziare i diversi aspetti di questo fenomeno, per lo più sconosciuti, e in particolare le collusioni dei governi nazionali con le malavite locali e internazionali.

[It1] [Fr1] [En1] [Fr2]

Il termine Narcomafie [Fr3] [Es1] [Fr4] fece la sua comparsa alla fine degli anni '80 in alcuni studi che riguardavano il grande fenomeno del commercio internazionale di stupefacenti.
Come tutti i termini creati dagli "addetti ai lavori", il neologismo fece fatica a diffondersi presso la pubblica opinione. Dalla seconda metà degli anni '90, invece, il termine trovò larga diffusione sia presso chi lavorava a contatto con il fenomeno, che nel gergo comune.

Etimologia

Il termine Narcomafia è composto da due lemmi : [Fr5] [Es2] [Fr6] [Es3] [Fr7] [En2]
Narco che deriva dal termine narcotico, parola di orgine latina Narcoticus, dal greco Narkotikos, con il quale si indica una sostanza che ha la proprietà di addormentare, come ad esempio l'oppio, sostanza che ha forza stupefacente e deleteria.
Mafia che deriva dalla parola di origine araba MAEHFIL, indunanza, luogo di riunione. Esiste altresì un etimo più attinente MA-HIAS spacconeria, termine in relazione con la tracotanza della rea istituzione.

Significato

In realtà il termine è recente e non è ancora ampiamente diffuso nella letteratura contemporanea.
E' stato coniato negli anni '90 e nel gergo comune identifica la concomitanza di due fenomeni criminosi che sono alla base di un fenomeno più ampio e generalizzato.

In quegli anni si assisteva ad un notevole cambiamento degli scenari di criminalità internazionale venuti alla luce con la fine della guerra fredda e il disgregarsi dei paesi dell'Ex Unione Sovietica. La nuova situazione mondiale e le relative instabilità nazionali videro la nascita di complicità criminose internazionali.
[En3]
La globalizzazione ha influito su tutte le realtà mondiali e le stesse mafie sono state toccate dalla globalizzazione. Le notevoli differenze tra Nord e Sud del mondo hanno favorito lo sfruttamento di migliaia di persone in fuga dalle guerre e dalle miserie del Terzo Mondo. Tali squilibri hanno agevolato le mafie ad immettere nei circuiti dell’economia legale i proventi dei loro traffici. Le mafie internazionali stanno assumendo posizioni via via dominanti e di egemonia in settori quali la prostituzione e il traffico di droga.

Anche le mafie locali stanno modificando i propri atteggiamenti e, come Cosa Nostra, cambiano strategia, non facendosi più sentire con morti e stragi, in maniera tale da diffondere nell'opinione pubblica l'idea che l'attività mafiosa si sia fermata. In realtà essa è in continua evoluzione, ma soprattutto agisce incisivamente, non solo sull'economia dei Paesi, ma anche sulla loro struttura e organizzazione.

[Fr8] [En4]

   2/17   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero