La teoria di Gaia di Domenico De Luca

La teoria di Gaia

La teoria di Gaia è stata elaborata negli anni ’70 dal celebre studioso e ambientalista Dott. James Lovelock [I1] [E1] [F1] [Es1] .

La teoria di Gaia [I2] [E2] [F2] [Es2] sostiene che il pianeta Terra si autoregolamenta in modo da continuare a fornire le condizioni adatte alle forme di vita che lo abitano.

Nella sua prima formulazione l'ipotesi Gaia, che altro non è che il nome del pianeta vivente (derivato da quello dell'omonima divinità femminile greca, nota anche col nome di Gea), si basa sull'assunto che gli oceani, i mari, l'atmosfera, la crosta terrestre e tutte le altre componenti geofisiche del pianeta terra si mantengano in condizioni idonee alla presenza della vita proprio grazie al comportamento degli organismi viventi. Ad esempio la temperatura, lo stato d'ossidazione, l'acidità, la salinità e altri parametri chimicofisici fondamentali per la presenza della vita sulla terra presentano valori costanti. Questa omeostasi è l'effetto dei processi di feedback attivo svolto in maniera autonoma e inconsapevole dal biota. Inoltre tutte queste variabili non mantengono un equilibrio costante nel tempo ma evolvono in sincronia con il biota. Quindi i fenomeni evoluzionistici non riguardano solo gli organismi o l'ambiente naturale, ma l'intera Gaia. Il Biota è l'insieme della vita vegetale e animale che caratterizzano una certa regione o area (ad esempio biota europeo). Viene usato dunque per indicare l'insieme della fauna e della flora. Il biota della Terra, nel suo insieme, è detto biosfera.

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Edurete.org Roberto Trinchero