Climi e biomi del mondo di Alessandra Cussa (alessandra.cussa@tiscali.it), Chiara Dalmasso (chiara_cris@libero.it), Marcello Ristorto (marcelrouge@alice.it)

Il clima arido

Le principali caratteristiche che accomunano le aree con clima arido sono:

  • l'estrema aridità, che è da ricondursi ad una serie di fattori, tra cui la scarsità delle precipitazioni e la forte insolazione, dovuta per lo più alla quasi totale mancanza di nubi per la scarsa umidità atmosferica, il predominio delle alte pressioni e l'azione di forti venti secchi. Le zone aride sono inoltre un'area nella quale l'evaporazione supera la media delle precipitazioni. Le piogge, molto rare, ma in genere non del tutto assenti, sono influenzate dalla continentalità, ossia alla lontananza dal mare, in quanto le masse d'aria oceanica, cariche di umidità, giungono ormai completamente asciutte al centro dei continenti. Questo fenomeno si accentua quando è presente una catena montuosa che funge da barriera costringendo l'aria umida a innalzarsi con conseguente precipitazione di pioggia; il versante sopravento, irrorato dalle precipitazioni, presenta perciò un contrasto molto netto con quello arido sottovento.


  • le escursioni climatiche tra giorno e notte molto forti. L'escursione termica è dovuto al fatto che il Sole riscalda continuamente il terreno e l'aria negli strati più bassi dell'atmosfera. Al tramonto aria e suolo si raffreddano rapidamente e determinano una forte diminuzione di temperatura. Le escursioni termiche sono così elevatissime: le temperature diurne possono raggiungere i 50 °C e temperature notturne possono scendere a -20 °C.


  • quasi totale assenza di vegetazione (o molto scarsa)


  • venti molto insistenti e impetuosi. Essendo le regioni desertiche piatte e prive di ostacoli, sono soggette continuamente all'azione erosiva del vento, che contribuisce a disgregare le rocce, trasformandole in sabbia.
Le differenze di temperatura stagionali consentono di distinguere tra deserti caldi, deserti freddi e clima semiarido, in cui le piogge cadono in alcuni mesi dell'anno, permettendo lo sviluppo stagionale di prati e steppe , costituite da vegetazione erbosa capace di sopravvivere con pochissima acqua.

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Edurete.org Roberto Trinchero