Climi e biomi del mondo di Alessandra Cussa (alessandra.cussa@tiscali.it), Chiara Dalmasso (chiara_cris@libero.it), Marcello Ristorto (marcelrouge@alice.it)

Il deserto

Flora
Fauna

I deserti caldi [S1] [I1] [E1] [E2] [F1] si trovano dove il clima è più torrido e più secco; forti sono le escursioni termiche tra giorno e notte e le temperature si mantengono elevate in inverno e altissime in estate. Le precipitazioni sono molto scarse e variano dai 100 ai 250 mm all’anno.
I paesaggi nel deserto si presentano in modo abbastanza vario, a seconda se siano rocciosi o sabbiosi. In un deserto di tipo sabbioso l’elemento più ricorrente è la duna, un accumulo di sabbia portata dal vento, che può modificarsi frequentemente, oppure essere fissa, nel caso che la sabbia abbia trovato un ostacolo (un arbusto, una roccia…). Le dune più frequenti sono le barkana, a forma di mezzaluna che si formano quando il vento spira sempre nello stesso senso.

Barkana Una duna a barkana

Altri termini indicano dune dalla forma diversa; per esempio quelle a forma di sciabola si chiamano "sif". La duna può essere anche irregolare, costituita dal vento che cambia direzione, avremo quindi una accumulo disordinato di sabbia.
Il deserto stesso può essere di diversi tipi:

  • l'erg [S1] [E1] [F1] o deserto sabbioso; nell'immaginario è il tipico deserto, in realtà è l'ultimo in ordine di diffusione (10% di tutte le terre aride) e rappresenta solo un decimo della superficie complessiva del deserto più famoso: il Sahara. Qui la sabbia generata dallo sgretolamento delle rocce per effetto delle forti differenze di temperatura tra il giorno e la notte è a sua volta sospinta dal vento creando un'azione abrasiva sulle rocce che incontra sul suo cammino.


  • Erg L'erg

  • Il reg o serir è il deserto pietroso, nato dallo sfaldamento delle rocce, formato da ciottoli o veri e propri macigni.


  • Reg Reg o serir

  • L'hamada [S1] [E1] [F1], è il deserto montuoso, spoglio di vegetazione, con grandi rilievi alti e stretti.

    Hamada Hamada

  • La nebka, una formazione mista di vegetazione e sabbia

    nebka La nebka

  • L'uadi [S1] [E1] [F1], il letto secco di un fiume nel quale scorre l'acqua solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti.

    Uadi Uadi



Flora
La tipica vegetazione del deserto è costituita da piante xerofile [E1] [F1] [I1], piante che prediligono un ambiente arido e sono in grado di sopportare lunghi periodi di siccità [I1]. Le loro foglie sono prive di clorofilla e in presenza di umidità trattengono l'acqua.
Nella lotta contro l'aridità, le differenti forme vegetali hanno sviluppato particolari adattamenti, crescendo solo nei luoghi maggiormente favorevoli alla loro sopravvivenza. Alcune specie hanno sviluppato il sistema radicale in modo da formare, per una superficie considerevole attorno alla base della pianta, una vera e propria rete di radici decorrenti nei primi strati del suolo e capaci quindi di sfruttare al massimo l'acqua penetratavi a poca profondità.
Numerose altre specie spingono l'apparato radicale a notevole profondità, attraverso strati del sottosuolo più aridi, alla ricerca di livelli umidi, dove si ramificano abbondantemente. Altra tipica vegetazione è costituita da piante grasse, come il cactus [E1] [S1] [E1] [F1], capace di immagazzinare grandi quantità d'acqua nel fusto o negli organi ipogei e per eliminare una eccessiva traspirazione ha tessuti duri e impermeabili. Spesso le piante del deserto hanno foglie con cuticole particolarmente ispessite, oppure esse diminuiscono la superficie fogliare, sostituendovi a volte delle formazioni spinose.

Cactus Cactus

In alcune specie il ciclo vegetativo completo è spesso abbreviato (da circa 3 mesi fino a un minimo di 8-15 giorni); si parla allora di piante effimere [S1] [E1], che germinano subito dopo le piogge, si sviluppano quasi in modo istantaneo, fioriscono e fruttificano prima ancora che il suolo sia inaridito di nuovo.

Piante effimere Piante effimere

L'ambiente delle oasi è invece caratterizzato da una vegetazione permanente.

Fauna
Ad una rada flora fa riscontro una fauna relativamente scarsa di specie e la cui vita è limitata attorno alle piccole aree di vegetazione o nei ripari offerti dal suolo roccioso.
In generale, accanto ad animali esclusivamente deserticoli (alcuni roditori, carnivori, serpenti, scorpioni [S1] [E1] [F1] [I1] oltre al dromedario e al cammello), se ne notano pure altri caratteristici della savana corridori e saltatori ( come lo struzzo e il canguro), dotati di notevole resistenza.

Cammello Il cammello

Per la maggior parte gli animali del deserto sono piccoli in modo che possano trovare riparo dall'intenso calore delle ore diurne e dal gelo notturno sotto pietre o in piccole tane. Per esempio trovano rifugio nelle zone sabbiose numerosi animali scavatori, tra i quali roditori e insetti notturni nonché diversi rettili. Altri sopravvivono alle condizioni avverse migrando o uscendo dal letargo solo durante le rare piogge.
La fauna tipica del deserto presenta interessanti adattamenti fisiologici intesi a sopportare bene le elevate variazioni di temperature e a resistere a lungo alla mancanza d'acqua; ciò viene reso possibile, per esempio negli insetti, mediante tegumenti ispessiti e superfici respiratorie ridotte al minimo. Nei rettili, poi, le escrezioni sono praticamente prive d'acqua, oppure le zampe sono lunghe per mantenere il più possibile il corpo lontano dal terreno.
Caratteristiche di molte specie di uccelli, mammiferi e insetti è la produzione (e relativa conservazione) di acqua, ottenuta in seguito a processi metabolici per ossidazione di lipidi immagazzinati dall' organismo (come avviene per i cammelli e i dromedari), la quale spesso e la sola disponibile. Tra i mammiferi, alcuni roditori (per esempio il ratto canguro [S1] [E1] [F1] [I1] [E1] vivono esclusivamente di semi secchi di vegetali senza praticamente mai bere, essendo capaci di produrre acqua metabolica in sufficienza. A ciò si aggiungono il loro ritmo di attività tipicamente notturno e la possibilità di concentrare al massimo le escrezioni, espellendo solo minime quantità d' acqua.

Ratto canguro Il ratto canguro

Altri roditori dipendono invece in buona parte dall'acqua di accumulo dei fusti delle cactacee e di altre piante succulente che vengono assunte come cibo.

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Edurete.org Roberto Trinchero