Le fiabe del '600 in Europa di Nicola Christian Barbieri, Amelia Nocera

Attività in classe

Gianni Rodari [E] [I] , nel suo libro "La Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie", individua diversi metodi che possono essere utilizzati in classe per inventare fiabe: [E1] [E2] [F] [I1] [I2] [I3] [I4] [I5] [I6] [I7]

  • Duello di parole. Si prendono due parole a caso indipendenti l'una dall'altra, si osservano tutte le possibili combinazioni e si colgono i suggerimenti. Le parole prima o poi forniscono l'immagine iniziale della fiaba. Ad esempio le parole "pianta" e "pantofola" suggeriranno ben presto l'immagine di una "pianta di pantofole", ottimo spunto per iniziare la narrazione.
  • Il sasso nello stagno. Ci si lascia suggestionare da una sola parola e si osservano le associazioni che ci vengono in mente, così come si osservano in un lago i cerchi prodotti da un sasso gettato in uno stagno. ..."la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro."
  • Che cosa succederebbe se... La fiaba nasce dalla combinazione di un qualsiasi soggetto ed una qualsiasi ipotesi. Ad esempio: Che cosa succederebbe se un coccodrillo bussasse alla vostra porta per chiedervi del rosmarino? Che cosa succederebbe se l'ascensore precipitasse al centro della terra?
  • Insalata di favole. Questo metodo consiste nel combinare i personaggi di fiabe diverse per crearne di nuove. Ad esempio: Cenerentola e i sette nani, La Bella addormentata con gli stivali. [E]

Un'altra forma di composizione suggerita da Rodari nella Grammatica della Fantasia è il limerick. Il limerick è un breve componimento dalle regole ferree e di contenuto nonsense reso famoso dallo scrittore inglese Edward Lear (1812-1866) [E1] [E2] , che scrisse molte di queste poesiole assurde per i suoi nipotini. Rodari suggerisce il metodo per far costruire i limerick ai bambini: si prendono due parole, possibilmente molto lontane ma in rima fra di loro, e le si lasciano sbattere fra di loro finché dalla scintille non nasce la prima idea della poesia.

Una volta un dottore di Ferrara
Voleva levare le tonsille a una zanzara.
L'insetto si rivoltò
E il naso puncicò
A quel tonsillifico dottore di Ferrara

da G. Rodari, Parole per giocare (La Grammatica della fantasia)

   6/7   

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Edurete.org Roberto Trinchero