Storia del cinema di Paolo Jacob

IL NEOREALISMO ITALIANO

La corrente cinematografica più importante del secondo dopoguerra appare in Italia negli anni 1945-1951: il neorealismo, e subito si mostra come una forza di rinnovamento culturale e sociale.

Quale è la caratteristica principale del neorealismo?


Questa corrente si pone subito in distacco con il passato. Se prima della guerra il cinema italiano era rinomato per le ricercate scenografie di studio, con il conflitto si doveva lottare con una realtà fortemente ridimensionata: non si potevano più produrre grandi film in studio e bisognava abbassare notevolmente la spesa dei singoli film. Ciò portò molti registi a spostarsi nelle strade e nelle campagne.
Un altro aspetto importante era l'esame critico della storia recente. I film neoreasti proponevano storie contemporanee con una prospettiva fortemente popolare dove veniva rappresentata la vita di ogni giorno, con le sue difficoltà e i suoi dolori, e nello sfondo una Italia distrutta dalla guerra.

Quali erano i temi principali trattati?

Molte pellicole trattavano il tema della resistenza contro i tedeschi avvenuta nel periodo 1943-1945.
Si riproponevano spesso eventi reali della guerra, dove comparivano semplici soldati o singole persone normali, nelle loro azioni di eroismo, di sopravvivenza o di tradimento davanti alla enorme difficoltà della vita in guerra. Simboli di questa trattazione furono due film di Roberto Rossellini[Fr1][Es1][En1] :”Roma città aperta”(1945) e “Paisà”(1946). Il primo mette in scena in una Roma devastata dai bombardamenti, un partigiano, la sua donna e un prete nella lotta contro i tedeschi. Il film ritrae la Resistenza come l'alleanza tra comunisti e cattolici a fianco della popolazione.
 "Paisà" (1946), invece, sviluppa una panoramica sulla Entrata degli Alleati in Italia,siluppandosi in
 sei episodi che seguono il movimento delle forze americane dalla Sicilia fino alla pianura padana.
Più frammentario e documentaristico di "Roma città aperta", "Paisà" mette a fuoco non solo la lotta tra i partigiani e le forze occupanti ma anche le tensioni, le incomprensioni e le occasionali affinità che sorgevano tra la popolazione e le truppe americane. Il tema della differenza tra lingue e culture ha in "Paisà" la stessa importanza degli eventi storici da esso raccontati.
Oltre all'eroismo partigiano si passò ai problemi sociali contemporanei, come la divisione della società in fazioni contrapposte, l'inflazione e la disoccupazione crescente. Poche opere neorealiste rappresentano il dopoguerra in modo più vivido di "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica[Es1][En1][Fr1] : storia di un operaio la cui sussistenza dipende dalla sua bicicletta. Il film mostra la brutale  vita nel dopoguerra.
 Altri film esplorarono i problemi della vita rurale. Per esempio,"Riso amaro"(1949) di Giuseppe de Sanctis descrive bene lo sfruttamento di giovani donne impegnate in lavori agricoli  durissimi e mal pagati e ammassate in dormitori che sembrano campi di prigionia. Ma il film più famoso di questo ramo di trattazioni  è sicuramente "La terra trema" di Visconti  che ritrae la sfortunata ribellione un gruppo di pescatori siciliani contro i grossisti di pesce che li sfruttano. Come altri film dell'epoca, anche questo esprime l'indebolirsi della speranza di profondi cambiamenti sociali.
Quali furono le reazioni a questa corrente cinematografica?
 Gran parte dei film neorealisti mostrarono il ritratto di un Paese desolato e colpito dalla povertà. Ciò faceva infuriare molti politici desiderosi di dimostrare che l'Italia era sulla via della democrazia e della prosperità. Anche la chiesa cattolica condannò molti film per il loro anticlericalismo e per il modo in cui descrivevano la vita e le abitudini sessuali della classe operaia. Infine, la sinistra ne attaccava il pessimismo e la mancanza di un'esplicita dichiarazione di fede politica.

 

 

"Siamo convinti — scrissero Giuseppe De Santis e Mario Alicata nel 1941 — che un giorno creeremo il nostro film più bello seguendo il passo lento e stanco dell'operaio che torna a casa"

Film:
“Ossessione” [Es1] [Fr1] [En1] (1943) di Luchino Visconti
“Roma città aperta”[Es1] [Fr1][En1] (1945) di Roberto Rossellini
“Sciuscià” [Fr1][Es1][En1] (1946) di Vittorio de Sica
“Paisà” [fr1] [Es1][En1] (1946) di Roberto Rossellini
“Ladri di biciclette”[Fr1][Es1][En1] (1948) di Vittorio de Sica
“La terra trema”[Fr1][Es1][En1] (1948) di Luchino Visconti

 

   12/31   

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