Storia del cinema di Paolo Jacob

CONSEGUENZE DEL SONORO E CRISI DEL '29

La nascita del sonoro avvenne alla fine degli anni venti e coincise con la grande crisi economica del ’29, che non soltanto stravolse gli Stati Uniti ma si sentì fortemente anche in tutta Europa.
In questa situazione di forte crisi, l’avvento del sonoro rappresentò un antidoto per molte persone di fronte alle difficoltà della vita che, forse più di un tempo, frequentavano le sale cinematografiche. Il pubblico ricercava nel cinema la scappatoia alle difficoltà della vita, voleva per un paio d’ore sognare davanti allo schermo. Anche se può sembrare paradossale,proprio in questo periodo ci fu una delle maggiori produzioni di film di tutta la storia del cinema.
La nascita del sonoro si fa risalire al 1927 con “Il cantante di jazz”, quando la Warner Bros distribuì in America questo musical. E subito si capì che stava avvenendo il più grande cambiamento nella Storia del cinema, di nulla paragonabile alla nascita dei film a colori: una enorme frattura col passato, che avrebbe cambiato le regole dei cineasti, degli attori, del montaggio.
La maggior parte dei film muti era accompagnata da musica dal vivo, da semplici pianoforti o addirittura da intere orchestre che suonavano durante la proiezione dei film, e la nascita del sonoro tolse un forte valore alla musica per darlo ai dialoghi degli attori.
Questa innovazione avviene proprio quando il cinema muto era arrivato, anche se da poco tempo, ad una sua perfezione estetica e riportò il cinema indietro di alcuni decenni. Infatti, le riprese si dovevano fare obbligatoriamente in studio (poiché i rumori della strada si potevano mescolare a quelli degli attori), il montaggio doveva essere semplice e lineare per essere facilmente unibile il sonoro alle immagini e gli attori non avevano possibilità di movimento.
Questi cambiamenti portarono molti registi tra i quali Chaplin, Murnau, Ejzestejn ad esprimere tutte le loro riserve davanti a questa invenzione: ”L’essenza del cinematografo è il silenzio” (C. Chaplin). Ma ci furono anche alcuni registi a difendere la nuova invenzione. Il più famoso fu sicuramente Alfred Hitchcock che nel ’33 commentò: “Nei giorni del muto mi interessavo molto alla musica da film, e ho sempre creduto che l’avvento del sonoro aprisse una grande opportunità. La musica di accompagnamento era finalmente sotto il completo controllo di coloro che facevano il film”.

Film:
“Il cantante di jazz” [Es1][Fr1][En1] (1927) di Alan Crosland

   9/31   

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Edurete.org Roberto Trinchero