Gli organismi internazionali di Domenico Musso (dom.musso@tiscali.it), Tino Petito (tinoeco@libero.it), Roberta Rabino (robyrabbit@virgilio.it), Alessandra Ressico (alessandraressico@yahoo.it), Giulia Violante (giulia.violante@libero.it)

Indipendenza e sistema federale

2.4 Indipendenza della Banca centrale europea

In riferimento all' indipendenza della Banca centrale, dobbiamo prendere in considerazione quattro aspetti:

1) istituzionale

2) strumentale

3) personale

4) finanziario

"In relazione all'aspetto istituzionale, bisogna precisare che la Banca centrale europea non può accettare sollecitazioni o istruzioni dai governi degli Stati membri, nè da qualsiasi altro organismo. Per quanto riguarda il profilo strumentale,di cui al punto 2), la Banca centrale possiede la capacità di utilizzare gli strumenti di politica monetaria coerenti con il raggiungimento del fine primario di stabilità dei prezzi. Da ricordare che viene stabilito il divieto di concedere crediti a soggetti pubblici, comunitari o nazionali. E' stato eretto, quindi, un muro tra Banca centrale e Stati, in modo tale da impedire a questi ultimi di utilizzarla per finanziare i disavanzi pubblici con l’ emissione di moneta. L'aspetto personale, di cui al punto 3), riguarda le garanzie di stabilità concesse ai membri degli organi direttivi della Banca centrale; infatti la durata del loro mandato è fissata in otto anni e possono essere rimossi solo in caso di sopraggiungimento di condizioni che li rendano inidonei all'espletamento delle proprie funzioni o in caso di gravi mancanze. Infine, l'indipendenza finanziaria del punto 4) concerne la capacità di affrontare le spese di gestione e di investimento con i proventi delle proprie attività.

Da sottolineare che ogni forma di indipendenza deve esser sottoposta ad adeguate forme di controllo che garantiscano sia l'uniformità alla legge sia il rispetto di valori politici e sociali ritenuti rilevanti dai cittadini. In questa ottica, bisogna ricordare che l'atto che sancisce la nascita della Banca centrale europea è totalmente democratico, in quanto il Trattato e lo Statuto che ne regolano il funzionamento sono stati ratificati direttamente o indirettamente dai cittadini dei paesi membri. La prima modalità è stata effettuata attraverso dei referendum, la seconda con il voto dei parlamenti, comunque eletti dai cittadini.

Inoltre, la Banca centrale europea è tenuta a presentare una relazione, sulla quale il Parlamento europeo avvia un dibattito generale, mentre il Presidente della Banca centrale deve essere sentito dalle Commissioni dello stesso Parlamento che, quindi, ha diverse opportunità per controllare l'azione della Banca e per manifestare eventuali critiche e perplessità.

Sono previste, poi, una serie di obblighi informativi riguardanti i dati contabili e la politica monetaria praticata. In particolare, vengono pubblicati:

1) un rendiconto finanziario [I], con cadenza settimanale

2) un Bollettino economico, [I] con frequenza mensile

3) il bilancio e conto economico [I1][I2][E][ES][F], ogni anno.

Infine, la contabilità dalle Banca centrale è sottoposta alla verifica di revisori contabili esterni. Grazie a questo sistema di trasparenza, l'opinione pubblica, gli esperti e i mass media hanno la possibilità di valutare e criticare l' azione posta in essere dalla Banca centrale europea.

2.5 Sistema federale di banche centrali

Il sistema europeo di banche centrali è composto dalla Banca centrale europea e dalle 25 banche centrali nazionali, mentre l' Eurosistema comprende solo le banche centrali dei 13 paesi [I][E][ES][F] che hanno adottato l'euro. Il sistema federale si caratterizza sia per avere al proprio vertice un unico organo decisionale che per il decentramento delle funzioni operative e di quelle di supporto alle decisioni. L' importanza di queste ultime funzioni è sottolineata dalla dimensioni dei servizi di ricerca delle banche nazionali di maggiori dimensioni, basti pensare alla capacità e allo sviluppo del Servizio studi della Banca d' Italia.Con la costituzione dell'Eurosistema, tali strutture hanno il compito di fornire dati e prospettare soluzioni al fine di supportare le decisioni della Banca centrale europea in termini di politica monetaria. In relazione alle funzioni operative, il decentramento è molto marcato; infatti in linea teorica ogni operazione viene distribuita per essere attuata a tutte le banche centrali nazionali che vengono, così, a trovarsi in condizioni paritarie, tenendo presente le loro dimensioni e capacità.

In pratica, il decentramento della politica monetaria implica che le banche commerciali continuano a detenere le proprie disponibilità liquide presso la propria banca nazionale e non presso la Banca centrale europea (quindi i depositi delle banche con residenza in Italia sono detenuti presso la Banca d'Italia). Le banche centrali nazionali, sulla base delle direttive impartite dalla Banca centrale europea, eseguiranno le operazioni necessarie a gestire la liquidità ed a regolare i tassi di interesse sul mercato monetario. Il decentramento riguarda anche la stampa delle banconote in euro e l'attività riguardante le statistiche finanziarie e monetarie.

Per quanto riguarda l’emissione di euro, bisogna ricordare che:

Le banconote in euro, circolanti a partire dal primo gennaio 2002, sono state realizzate in sette tagli:5 euro, 10 euro, 20 euro, 50 euro, 100 euro, 200 euro e 500 euro. I simboli utilizzati per contraddistinguere i singoli tagli (ad esempio finestre e ponti) sono la metafora dello spirito di cooperazione tra gli Stati europei e del dialogo con i paesi del resto del mondo. Al fine di evitare la contraffazione sono state inserite diversi elementi distintivi di sicurezza e per consentirne il riconoscimento ai non vedenti sono stati inclusi degli elementi speciali.

Le monete in euro sono state prodotte in otto tagli: da 1 cent, 2 cent, 5 cent, 10 cent, 20 cent, 50 cent, 1 euro e 2 euro. Una faccia di ogni moneta è comune a tutti gli Stati dell’area euro, mentre l’altra riporta disegni caratterizzanti l’identità nazionale. Tuttavia le monete possono essere adoperate in tutta l’area euro, a prescindere dal simbolo stampato sulla faccia nazionale. Come visto per le banconote, anche le monete sono dotate di particolarità che ne consentono il riconoscimento da parte di non vedenti e di sistemi che ne impediscano la contraffazione, si pensi alla ricercata tecnica bicolore per stampare le monete da 2 euro.

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Edurete.org Roberto Trinchero