Videogiochi didattici
La ricerca pedagogica in questo settore si interessa di come i videogiochi modifichino apprendimento e memoria, come gli elementi motivazionali connessi con la dimensione ludica ed interattiva possano migliorare l’apprendimento e analizza i modelli cognitivi utilizzati dai giocatori per risolvere i problemi e conseguire risultati.
I videogiochi sono interessanti, in una prospettiva didattica, proprio perché sembrano facilitare apprendimenti complessi e rendono piacevole anche la frustrazione di non riuscire a superare un ostacolo e di incontrare difficoltà nell’apprendere la tecnica necessaria. Tutto ciò avviene in modo gratificante, il giocatore non ha consapevolezza dei complessi processi in atto e della struttura progettuale che sostiene il gioco e continua a giocar solo perché lo trova piacevole. Gli schemi di prova ed errore si ripetono in modo ciclico e gli apprendimenti hanno una struttura reticolare e diffusa. La vittoria ha una precisa funzione motivazionale ed insieme al divertimento è parte integrante del processo di apprendimento e memorizzazione.
Quello che è interessante e ricco di potenzialità non è solo l’utilizzo a fini didattici di questo nuovo medium, quanto l’emergere di capacità intellettive e di atteggiamenti mentali indotti dal suo uso.
I videogiochi potenzialmente si inseriscono a pieno titolo nel gruppo dei nuovi strumenti per la didattica perché possiedono le caratteristiche di:
MULTIMEDIALITA'/IPERMEDIALITA'
MULTIDIMENSIONALITA' e SIMULTANEITA'
(integrano vari linguaggi in un unico canale di comunicazione)
RETICOLARITA' (molteplicità dei percorsi di scrittura/lettura)
(consentono di interagire autonomamente durante tutta la sessione di gioco)
IMMERSIVITA' (impressione per l’utente di essere all’interno di un’esperienza viva e reale)
CONNETTIVITA'
(collaborazione di più soggetti alla creazione o fruizione di un mondo condiviso)
Inoltre offrono la possibilità di scelta, di evasione, di commettere errori e si adattano alle diverse esperienze formative degli utenti ed alle attitudini personali. Se in un testo o in un video tradizionale lo svolgersi degli eventi è univoco e predefinito, nel videogioco le possibilità di moltiplicano quasi senza limiti perché quasi tutto è interattivo e legato alle decisioni ed alle strategie del giocatore.
Bisogna, però, sottolineare che esistono delle pre-condizioni necessarie a garantire l’efficacia della messa in atto degli interventi didattici fondati sulle tecnologie.
Innanzi tutto la disponibilità di tecnologie adatte all’impiego dei videogiochi in numero sufficiente a soddisfare le necessità (caratteristiche dell’hardware e rapporto computer/studenti).
Altrettanto importante per integrare la funzione del videogioco in un percorso educativo-didattico che sviluppi le varie competenze previste dai curricoli disciplinari, sarà il ruolo dell’insegnante. Egli diventa “regista” dell’apprendimento degli allievi e dovrà svolgere diversi compiti: dal selezionare materiali videoludici, all’introdurre l’utilizzo del medium, spiegandone obiettivi di apprendimento ed esiti attesi, fino al valorizzare l’esperienza attraverso attività di riflessione collettiva. Alla base di ciò dovrà esserci una forte motivazione e convinzione del docente rispetto all’utilizzo dei videogames nel percorso di apprendimento e, soprattutto, una buona conoscenza dei giochi e buone competenze didattiche.