Il Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli

L’EQF, in inglese European qualification framework, è un quadro comune europeo di riferimento che collega fra loro i sistemi di qualificazione di paesi diversi, fungendo da dispositivo di traduzione utile a rendere le qualifiche più leggibili e comprensibili tra paesi e sistemi europei differenti.

Su base volontaria, gli Stati membri sono chiamati a rileggere i propri sistemi di istruzione e formazione, in modo tale che ci sia un collegamento tra i singoli sistemi nazionali di riferimento per i titoli e le qualifiche e il Quadro europeo EQF.

L’EQF non è quindi né una duplicazione a livello europeo dei sistemi nazionali, né tanto meno un tentativo di imporre un’omogeneizzazione dei titoli e delle qualifiche a livello europeo.

 

La Raccomandazione porta a compimento un percorso politico che era stato lanciato con il Consiglio europeo di Lisbona del 2000 e che, per quanto riguarda specificamente il segmento dell’istruzione e della formazione professionale (IFP), aveva trovato piena formalizzazione con la Dichiarazione di Copenhagen del novembre 2002, con un impegno degli Stati membri dell’Unione europea a rafforzare la cooperazione nel settore anche attraverso la realizzazione di una serie di strumenti comuni a livello europeo.

 

Una struttura complessa come quella EQF intende facilitare gli operatori politici e le istituzioni dei diversi Paesi europei, consentendo una più agevole comparazione fra sistemi; rendere più dinamico il mercato del lavoro e agevolare le imprese, che potrebbero più facilmente considerare e valutare in modo paritario le candidature di persone provenienti da altri paesi a favore della costituzione di una forza lavoro europea mobile e flessibile; garantire, dal punto di vista del cittadino, un maggior livello di trasposizione delle qualifiche e delle competenze in Europa, in funzione di una più ampia possibilità di vagliare le opportunità lavorative e le proposte di istruzione e formazione dei diversi Paesi europei.

Per far ciò viene utilizzata, quella che viene chiamata la “cassetta degli attrezzi” comunitaria:

  • I livelli di riferimento comuni per le qualificazioni: EQF.

    Collegherà i quadri e i sistemi nazionali di qualificazione di vari paesi basandosi su un riferimento comune europeo: i suoi otto livelli, che prendono in considerazione l’intera gamma di qualifiche previste, da un livello di base (Livello 1, ad esempio uscita dall’istruzione primaria) ai livelli più avanzati (Livello 8, ad esempio i dottorati).

    L’EQF include tutti i livelli delle qualifiche acquisite nell’ambito dell’istruzione generale, professionale e accademica e della formazione professionale, occupandosi inoltre delle qualifiche acquisite nell’ambito dell’istruzione e della formazione iniziale e continua.

    Ciascun livello è definito da una serie di specifici risultati dell’apprendimento, che la Raccomandazione descrive come l’insieme di conoscenze, abilità e competenze che il discente deve avere acquisito in uscita da un percorso di apprendimento riferibile a quel determinato livello, indipendentemente dal contesto e dalle modalità con cui tale apprendimento è avvenuto. I risultati di apprendimento esplicitano ciò che ci si aspetta la persona conosca, comprenda e/o sia in grado di fare, al termine di un periodo di apprendimento. 

  • Il quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze: Europass, adottato dalla Commissione nel dicembre 2004.

    L’Europass è un portafoglio unico previsto per aiutare i cittadini a dimostrare con chiarezza le loro qualifiche e le loro competenze in tutta Europa. Riunisce cinque documenti elaborati a livello europeo per migliorare la trasparenza delle qualifiche. Il suo fine è quello di facilitare la mobilità di tutti coloro i quali vogliono formarsi o lavorare in tutta Europa.

    Europass ha quindi raccolto all’interno di una cornice unitaria un set di documenti che possono essere usati per mettere in trasparenza, rendendole più leggibili, le proprie qualifiche e competenze.

  • Il sistema europeo di accumulazione e trasferimento di crediti per l'istruzione e la formazione professionali: ECVET.

    E’ un quadro metodologico comune che facilita l’accumulo e il trasferimento dei crediti di apprendimento da un sistema di certificazione all'altro. Il suo obiettivo è quello di favorire la mobilità transnazionale e l'accesso all'apprendimento durante l'intero arco della vita.

    L'ECVET si applica a tutti i risultati ottenuti da una persona nel campo dell'istruzione e della formazione, successivamente trasferiti, riconosciuti e accumulati in vista dell’acquisizione di una qualifica.

    La presente iniziativa consentirà ai cittadini europei di ottenere con maggiore facilità il riconoscimento delle loro formazioni, delle loro competenze e delle loro conoscenze acquisite in un altro Stato membro.

Nel nostro paese, la realizzazione del quadro nazionale delle qualificazioni si è collegata al processo di costruzione del sistema nazionale di standard minimi professionali, di standard formativi e di standard per il riconoscimento e la certificazione, affidato ad un Tavolo tecnico che vede coinvolti il Ministero del Lavoro, il Ministero dell’Istruzione, il coordinamento delle regioni, le regioni stesse e le province autonome e le parti sociali, con il supporto tecnico dell’Isfol. Il Tavolo si è posto l’obiettivo di costruire un sistema condiviso di standard minimi, ovvero di requisiti di base, in materia di professioni, percorsi di apprendimento necessari all’acquisizione delle competenze richieste per l’esercizio di ciascuna professione, certificazioni in uscita dal percorso di apprendimento.

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Edurete.org Roberto Trinchero