Programmazione Educativo-Didattica
Nel programmare le attività didattiche l’insegnante dovrà tenere conto di più fattori:
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Al fine di assicurare un'effettiva valutazione dei punti di partenza e di arrivo, dei processi, delle difficoltà riscontrate e degli interventi compensativi attuati, gli insegnanti devono raccogliere in maniera sistematica e continuativa informazioni relative allo sviluppo dei quadri di conoscenza e di abilità, alla disponibilità ad apprendere ed alla maturazione del senso di sé di ogni alunno.
Possiamo distinguere tre tipi di valutazione:
VALUTAZIONE EX-ANTE
Per accertarsi delle competenze in ingresso dei bambini e per verificare beni e servizi presenti a scuola e nel territorio, utili alla progettazione annuale. Le prime osservazioni delle insegnanti per una valutazione complessiva del gruppo classe saranno finalizzate a rilevare dati importanti per poter stilare al meglio la programmazione didattico-educativa. Si dovrà tener conto dei fattori ambientali, culturali e sociali entro cui si sviluppa la vita del bambino. Osservando e analizzando carenze e risorse dei bambini sarà possibile organizzare al meglio percorsi individualizzati e non, per il raggiungimento di obiettivi e competenze.
VALUTAZIONE IN ITINERE
Durante il corso dell’anno, per ridefinire gli obiettivi e le attività in base ai processi di maturazione dei bambini. La valutazione, intesa come strumento operativo efficace e dinamico consente di percepire i cambiamenti nel processo di evoluzione del bambino e di verificare l’adeguatezza del progetto didattico/educativo.
VALUTAZIONE EX-POST
Come verifica finale della programmazione e delle competenze raggiunte da ogni bambino. Le insegnanti attraverso la documentazione critica delle attività valuteranno l’efficacia dell’intervento educativo e attraverso schede di osservazione potranno monitorare lo sviluppo delle autonomie e il raggiungimento degli obiettivi di ogni bambino a fine anno.
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L’attribuzione valutativa di un determinato giudizio non è da intendersi come una classificazione globale della personalità dell’alunno, ma come un circoscritto riscontro oggettivo sulle abilità raggiunte rispetto ad uno specifico settore di apprendimento.
Pertanto, il giudizio esprime semplicemente una valutazione pienamente contestualizzata e relativa:
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L’insegnante dovrebbe saper utilizzare con una certa dimestichezza un’ampia varietà di strumenti di verifica e valutazione. La scelta e l’utilizzo dell’uno o dell’altro dipende dalla natura di ciò che si vuole monitorare.
Il complesso delle osservazioni sistematiche effettuate dagli insegnanti, nel corso dell'attività didattica, costituirà inoltre lo strumento privilegiato per la continua regolazione della programmazione, permettendo di introdurre per tempo modificazioni o integrazioni opportune.