Scuola dell'infanzia (Didattica Italiano)

Le Indicazioni per il curricolo sottolineano che la scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e l’apprendimento del bambino. In particolare la metodologia di questo ordine di scuola riconosce come proprie le seguenti connotazioni pedagogiche e didattiche:

·                    La valorizzazione del gioco;

·                    L’esplorazione e la ricerca;

·                    La vita di relazione.

 

LA VALORIZZAZIONE DEL GIOCO

Come già sottolineavano gli Orientamenti ’91, anche le Indicazioni nazionali confermano l’importanza del gioco come risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione, in tutte le sue forme di espressione, ma in particolar modo nel gioco simbolico, di finzione/immaginazione e di identificazione. La strutturazione ludiforme dell’attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della sua personalità: quella cognitiva, quella sociale, quella affettiva e quella espressiva. E’ utile, cioè, a favorire apprendimenti per lo sviluppo integrale della personalità di ciascun bambino. Le insegnanti, evitando improvvisazioni, hanno il compito di inviare una vasta gamma di messaggi e stimolazioni, attraverso la ricchezza e la varietà delle proposte di gioco.

L'ESPLORAZIONE E LA RICERCA

I bambini possono soddisfare la loro naturale curiosità attraverso l’esplorazione e la ricerca, ponendo problemi, costruendo ipotesi, osservando la realtà e sperimentando diversi materiali, naturali e non. E’ indispensabile valorizzare il “fare”, le esperienze dirette, il contatto con la natura, i materiali e l’ambiente sociale e culturale. E’ compito dell’insegnante, che diventa esso stesso ricercatore insieme ai bambini, trasmettere la sensazione che c’è sempre qualcosa da scoprire.

LA VITA DI RELAZIONE

L’ambiente della scuola dell’infanzia offre la possibilità di una molteplicità di relazioni personali significative tra i bambini e tra bambini e adulti, in vari contesti di esperienza. La dimensione relazionale diventa una componente fondamentale della crescita del bambino, anche sul piano cognitivo. L’insegnante ha quindi il compito di favorire momenti di relazione, nel piccolo e nel grande gruppo. Questa interazione diviene valido strumento per facilitare la soluzione di problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attività complesse. Naturalmente tutto questo è possibile in un ambiente sociale positivo, in grado di promuovere la scuola come sede privilegiata di relazioni significative  e ricca di occasioni ed esperienze di apprendimento.

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Edurete.org Roberto Trinchero