Interventi specifici

E’ difficile stabilire a priori il tipo di intervento, di prevenzione e di recupero che la scuola può garantire ai bambini svantaggiati: dipende dai singoli casi che vanno attentamente osservati e valutati, anche in collaborazione con le famiglie ed, eventualmente, con gli operatori socio-sanitari che ruotano intorno al bambino.

Garantire ad ogni modo forme di insegnamento/apprendimento individualizzato significa dare spazio alle esigenze di ogni alunno: “individualizzazione” intesa come rispetto della persona e delle sue esigenze personali e formative. L’organizzazione delle esperienze, degli spazi e dei tempi del gruppo classe sarà attentamente progettata e valutata al fine di sostenere, prima di tutto, la motivazione ad apprendere.

 

Nel caso specifico dei DSA l’intervento si focalizzerà sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione. Dobbiamo ricordare che l’acquisizione dei contenuti non è preclusa all’alunno con DSA e le sue difficoltà di lettura e scrittura dovranno essere compensate da strategie, metodologie e strumenti che non compromettano il suo apprendimento.

Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Tali strumenti sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura.

Non realizzare le attività didattiche personalizzate e individualizzate o non utilizzare gli strumenti compensativi e disapplicare le misure dispensative, collocano l’alunno in uno stato di immediata inferiorità rispetto alle prestazioni richieste a scuola, non per assenza di “buona volontà”, ma per una problematica che lo trascende oggettivamente.

 

Gli interventi mirati al prolungamento dei tempi di attenzione di un bambino con ADHD dovrebbero essere caratterizzati da sistematicità e costanza anche se, spesso, non sono in grado di offrire risultati immediatamente apprezzabili. In primo luogo dovremo quindi intervenire sul contesto, creando le condizioni per cui il bambino possa sfruttare al meglio il suo tempo di concentrazione e cercare di contenere la distrazione. A questo possiamo aggiungere di predisporre compiti e spiegazioni il più possibile ispirati alla novità, facendo leva sulla curiosità, che è una delle più potenti motivazioni intrinseche.

 

Per quanto riguarda l’insegnamento dell’italiano come L2 per i bambini stranieri dobbiamo innanzi tutto ricordare che essi acquisiscono la lingua giocando, guardando la televisione, ascoltando i compagni e le insegnanti parlare, … Si tratta di una situazione di apprendimento mista, che consta cioè di momenti espliciti ed intenzionali dedicati al loro specifico problema linguistico e di momenti di acquisizione spontanea.

Quando parliamo di didattica dell’italiano come L2 l’obiettivo del nostro operare sarà quello di portare l’alunno a possedere una competenza comunicativa, cioè a padroneggiare le abilità linguistiche per contestualizzare la lingua ed integrarla con altri codici disponibili per la comunicazione.

Una volta valutate le competenze di base su cui lavorare si può procedere allo sviluppo di attività “a spirale”, cioè innestate su ciò che si è già appreso. Le prime parole apprese dagli alunni serviranno per agganciarvi nuovi attributi ed espansioni e per costituire un tessuto via via più complesso. Altre proposte riguarderanno la corretta pronuncia, l’acquisizione e lo sviluppo di un lessico sempre più appropriato alle varie discipline, l’utilizzo della lettura e della scrittura in maniera strumentale (formulazione di liste della spesa, elenchi, promemoria, …).

 

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Edurete.org Roberto Trinchero