Gli alunni in difficoltà
I bambini con svantaggi o difficoltà sono quelli che, a causa di fattori ambientali legati a problemi socio-economici, a ritardi di maturazione o a turbe della sfera affettiva, si presentano a scuola con una grossa carenza di esperienze positive. Essa determina una serie di effetti negativi sullo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale.
Gran parte dei teorici attribuiscono il deficit intellettuale e scolastico degli studenti che provengono da ambienti culturalmente sfavoriti, all’inadeguata preparazione cognitiva e linguistica che essi ricevono nel loro ambiente familiare. Il limitato sviluppo del linguaggio che spesso caratterizza i bambini provenienti da un ambiente socio-culturale svantaggiato, ostacola l’apprendimento scolastico. Il linguaggio è la via principale per la comunicazione e l’interpretazione, oltre che un potente strumento di mediazione intellettuale. Eventuali carenze determinano difficoltà nell’apprendimento della lettura e della scrittura, nell’ampliamento del vocabolario e nell’apprendimento dei diversi linguaggi legati alle aree disciplinari.
Lo svantaggio può manifestarsi anche sotto forma di disagio affettivo. Possono infatti verificarsi situazioni di bambini con scarsa capacità di memorizzazione, concentrazione e autocontrollo a causa delle carenze nella sfera affettiva familiare.
Non tutti gli alunni in difficoltà, però, provengono da ambienti culturali svantaggiati o carenti a livello cognitivo ed emotivo.
Sempre più spesso tra i bambini in difficoltà ritroviamo quelli con disturbi dell’apprendimento o con deficit dell’attenzione che richiedono all’insegnante un ulteriore sforzo per aiutarli a raggiungere i traguardi di competenza previsti per il gruppo classe, attraverso strumenti compensativi e dispensativi ed un’attenta progettazione didattica specifica per la loro problematica.
A loro possiamo ancora aggiungere tutti quegli alunni stranieri di recente immigrazione o con alle spalle famiglie non parlanti la lingua italiana, che possono presentare difficoltà a livello di competenze linguistiche, soprattutto nel rispondere alle richieste continue che la scuola e le insegnanti pongono. Per una corretta integrazione viene spesso richiesto loro di recuperare abilità linguistiche nel minor tempo possibile, senza però sviluppare un’ampia base di strumenti a sostegno di questo apprendimento.
“Quali che siano le differenze iniziali, un intervento precoce e un insegnamento coerente possono svolgere un ruolo decisivo nel determinare il livello finale delle prestazioni dell’individuo (…) Inversamente, fatto forse più ovvio, persino l’individuo in possesso del talento innato più rilevante, rimarrà a livelli mediocri in assenza di un sostegno positivo da parte dell’ambiente” (H. Gardner) |