Mente assorbente

Con il concetto "mente assorbente" elaborato dalla pedagogista Maria Montessori, ci si riferisce alla capacità del bambino di assorbire l’ambiente e di incorporare i dati del mondo esterno, realizzandosi come persona e adattandosi alla realtà. Il bambino viene così concepito, non come una tabula rasa, ma come un bambino psichicamente attivo, che interagisce con l’ambiente circostante costruendosi, attraverso un assorbimento inconscio, non patologico ma creativo. Il passaggio dalla fase della mente assorbente alla fase evolutiva della mente matematica avviene a partire dal compimento del terzo anno di vita. Da questa visione pedagogica scaturisce un’immagine del “bambino esploratore” associata ad una profonda libertà dell’infanzia. Nel 1907 la Montessori aprì a Roma la prima casa dei bambini concepita come un ambiente speciale a misura di bambino per permettere uno sviluppo libero e adeguato.

Fonte:

Apefassociazione, Comberiati N. (a cura di), Maria Montessori: una teoria della trasformazione.

Chiosso G., (1997), Novecento pedagogico, Brescia, La Scuola.

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Edurete.org Roberto Trinchero