Scuola attiva

La scuola attiva è una scuola in cui i fanciulli sono i protagonisti assoluti. Questo tipo di scuola è una scuola pensata e costruita come un laboratorio pedagogico possibilmente in campagna, dove i fanciulli possono relazionarsi con essa e la realtà circostante, promuovendo così l’attività spontanea, lo sviluppo psicofisico e l’iniziativa dei fanciulli. All’interno di essa il compito dell’adulto o maestro è quello di accompagnare il fanciullo in questo percorso libero e spontaneo senza attuare l’imposizione del proprio volere, ma sostenendo la sua volontà. La definizione di scuola attiva è stata creata da Adolphe Ferrière, psicologo e pedagogista svizzero, fondatore del “Bureau International des Ecoles Nouvelles” che nel 1919 curò la diffusione di una specie di “Carta per l’Educazione Nuova” contenente trenta requisiti che le scuole devono rispettare per ottenere la denominazione di scuola attiva/nuova.

Fonte:

D’Amicis A., Alle origini del metodo attivo: Ferrière e i trenta punti del Bien (1919).

Chiosso G., (1997), Novecento pedagogico, Brescia, La Scuola.

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Edurete.org Roberto Trinchero